La preparazione in Slovenia, Germania, Italia. Poi la Scozia, a Glasgow, e infine Cardiff. Con la speranza di regalarsi un lungo soggiorno in Qatar. Nel calcio al tempo della guerra, l’Ucraina non può neanche fare tappa a casa in un percorso giramondo di qualificazione mondiale che stasera finirà in un modo o nell’altro: con l’impresa di chi ha regalato un sogno ad un paese sotto le bombe o con l’amarezza di averci provato nel momento più difficile della storia recente della nazione. Galles e Ucraina si affrontano nella finale di spareggio di Coppa del Mondo, la vincente conquisterà il tredicesimo e ultimo posto disponibile per l’Europa al torneo in Qatar e affronterà Inghilterra, Iran e Stati Uniti nel Gruppo B.
Il momento è per ovvi motivi opposto per le due squadre. Il Ct Oleksandr Petrakov fino a due mesi fa si trovava al fronte, con il fucile in mano e senza nessuna intenzione di lasciare il paese. Poi lo sport ha lasciato i campi di battaglia per scendere sul campo di gioco e rappresentare un popolo che sta soffrendo da quelle settimane durissime di febbraio. Le similitudini sportive però non mancano: entrambe si sono qualificate al Mondiale una sola volta nella loro storia. Nel 2006 per l’Ucraina, nel 1958 per il Galles. Ed entrambe hanno raggiunto in quell’occasione i quarti di finale. Entrambe si sono ben comportate nel girone di qualificazione col secondo posto come obiettivo massimo con Belgio e Francia nel girone. Il Galles ha perso solo una partita nella fase di qualificazione a gironi, la prima proprio contro De Bruyne e compagni. Imbattuta invece l’Ucraina, arrivata seconda a sei lunghezze da Deschamps.
Ora la resa dei conti. Tanti i nomi illustri per le due formazioni. C’è Gareth Bale che con gli impegni in Nations League rischia di toccare lo stesso numero di presenze stagionali col Real Madrid (7). Si tratta della peggior stagione con i blancos dell’ex mister 100 milioni che con quel ‘Golf. Wales. Madrid’ ha già da tempo rotto con il Real e i tifosi. Ora c’è il sogno Mondiale da inseguire, è il tassello che manca ad un calciatore che in ogni caso ha fatto la storia dei club in cui ha giocato. A completare il tridente James e Wilson. Mentre a supporto c’è un altro big che ha bisogno di riscattare una stagione deludente col club, quell’Aaron Ramsey che ha ancora negli occhi il rigore sbagliato contro l’Eintracht in finale di Europa League con la maglia dei Rangers. Sul fronte ucraino i nomi da tenere d’occhio sono i soliti: Malinovskyi resta una minaccia da ogni posizione, Yaremchuk di testa ha pochi rivali, Yarmolenko e Tsygankov possono dare quell’imprevedibilità decisiva in ogni momento della gara. Entrambi parlano di sogno. Lo fa il difensore Connor Roberts: “Quella del 5 giugno sarà forse la mia partita più importante“. E lo fa Zinchenko: “Abbiamo sognato il mondiale e manca una partita: dobbiamo vincerla. Sarà una gara molto importante. È una finale e tutti devono fare la prestazione della vita“. Una prestazione della vita per essere ricordati, in una notte che sfocia al di là del calcio.