L’oro olimpico Marcell Jacobs ha concesso un’intervista ad AP, parlando soprattutto dei due grandi eventi della stagione, ovvero gli Europei in Germania ed i Mondiali a Eugene: “Vincere entrambi vorrebbe dire aver vinto tutto il possibile nell’atletica leggera. Ovviamente è molto complicato visto che ora ho un grande bersaglio sulla schiena e tutti vogliono battermi“. Tra le persone sugli spalti ad Eugene dovrebbe esserci anche il papà di Marcell, che ha interrotto i rapporti con il figlio in tenera età: “L’ultima volta l’ho visto ad un incontro a Orlando quando avevo 13 anni. Al massimo mi ha mandato qualche messaggio, così ho alzato un muro tra i noi. Tuttavia vederlo in tribuna ad Eugene sarà emozionante, mi darà una carica in più“. Il campione italiano ha inoltre rivelato che, in occasione del matrimonio con la sua compagna Nicole Daza, arriveranno dall’America ben 18 parenti: “Sono felice di aver riunito quella parte della famiglia“.
A prendere la parola è stato poi il suo allenatore, Paolo Camossi, che ha dichiarato: “A mio avviso un velocista deve essere come una gazzella e non come un rinoceronte. Tuttavia perdere due chili (a causa del virus contratto in Africa, ndr) non è stato l’ideale. Obiettivo? Fare i 100 e i 200“.