Calcio

Uefa, Ceferin: “Mi ricandido nel 2023. Quelli della Superlega sono terrapiattisti”

Aleksander Ceferin - Foto Sportface

Intervistato ai microfoni di Sky Sport, il presidente della Uefa Aleksander Ceferin ha parlato di futuro ed è tornato sulla questione Superlega. In primo luogo il numero uno dell’Europa calcistica ha realizzato alcune considerazioni sulla nuova formula della Champions League: “La nuova Champions League ha una “grande formula. Non sappiamo però adesso se sarà la migliore di sempre, ma ritengo che sia un buon compromesso tra le parti. Sarà una Champions League più interessante, e contemporaneamente non andiamo a cannibalizzare i vari campionati nazionali”. Sempre in merito a ciò poi aggiunge: “Non so se in passato, sia già successo che tutti i stakeholder interessati alla fine di un processo decisionale, fossero felici della soluzione trovata. Non è stato facile, ci sono state tante tante riflessioni. Ciascuno ha fatto un passo indietro, o mezzo passo, per cercare tutti insieme una soluzione finale che accontentasse tutti. Penso che sia un’ottima soluzione per il futuro del calcio europeo”.

Parlando invece del suo futuro nella Uefa, Ceferin esprime così le sue intenzioni: “Ho in piano la ricandidatura per il prossimo anno. on amo particolarmente giudicare me stesso. Penso che debbano essere le varie Federazioni, i club, le Leghe a dire se ho fatto o meno un buon lavoro. Penso che tutti insieme abbiamo preso alcune decisioni importanti, e sicuramente abbiamo fatto qualche errore. Abbiamo valutato male qualche persona… Penso che sia giusto dire che uno deve essere onesto, lavorare tanto, dare il massimo. Alla fine, certe cose vanno bene, altre no”. Infine a chi gli dice che la nuova Champions League assomiglia un po’ alla Superlega, risponde: “Quel progetto è stato tutto tranne che super. Ed è finito. E’ finito. Loro possono fare tutto quello che vogliono. Adesso è un affare loro. Sono sicuro che sia sotto l’aspetto legale sia sotto quello morale, abbiamo ragione noi. Sono sicuro che vinceremo alla Corte di Giustizia. Loro utilizzano come tema chiave il fatto che l’UEFA ha il monopolio. E noi abbiamo risposto loro che la Uefa il monopolio non lo ha. Se vogliono, possono giocare in una loro competizione. E’ strano però che vogliano un loro torneo ma contemporaneamente vogliano giocare nel nostro, di torneo. Ad ogni modo, per me questo è un argomento chiuso. Magari qualcuno vuole insistere, ma c’è anche qualcuno che continua a insistere sul fatto che la terra sia piatta”.

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