Lucia Bronzetti ha parlato in conferenza stampa dopo il suo match di primo turno al Roland Garros. La giocatrice azzurra è stata sconfitta in due set dalla lettone Jelena Ostapenko, testa di serie numero 13 del tabellone e campionessa dell’edizione 2017 dello Slam parigino. Bronzetti che non vuole sentire parlare di stanchezza, dopo la semifinale raggiunta pochi giorni fa a Marrakech: “Non ero stanca, stavo bene. Oggi la mia avversaria è stata più forte, è una grande giocatrice. Va bene così, devo migliorare e giocare meglio – ha spiegato l’azzurra, numero 73 del mondo – Ostapenko gioca molto sui primi colpi, l’idea era quella di giocare al centro e poi cercare di muoverla però purtroppo è partita molto forte e non sono riuscita a fare quello che volevo.”
BRONZETTI-OSTAPENKO, GLI HIGHLIGHTS (VIDEO)
Anche il fattore emotivo non è stato determinate, stando a quanto racconta nel post-partita Bronzetti: “Ero emozionata ma non come altre volte, volevo godermela perchè sapevo di non avere nulla da perdere. Oggi sinceramente ero abbastanza tranquilla, nel secondo set io sono un po’ salita e lei ha concesso qualcosa. Sono riuscita a entrare più nello scambio e potevo attenermi di più al piano che avevo a livello tattico. E’ sempre bello giocare con giocatrici così forti, sono partite che fanno migliorare e fanno trovare spunti su cui lavorare giorno dopo giorno. Certo, sarebbe stato meglio incontrarla al secondo o terzo turno (ride, ndr).”
Per quanto riguarda i miglioramenti da fare, le idee sembrano piuttosto chiare: “Stiamo lavorando su servizio e risposta, anche a Madrid mi sono trovata in difficoltà perchè parto subito in difesa a inizio scambio. Vogliamo essere più aggressivi. L’obiettivo di inizio stagione era di giocare tante partite ed entrare nella top-100, quindi abbiamo già fatto. Sarebbe bello entrare nelle prime 50 in futuro. Un anno fa stavo a fare i tornei minori, ero a Sharm El Sheikh dove non c’erano nemmeno i raccattapalle e ora sono in main draw al Roland Garros.“
Con uno sguardo agli inizi, Bronzetti si racconta anche per chi inizia a conoscerla soltanto adesso: “Ho cominciato tardi a giocare a tennis, intorno ai 10 anni. Dopo i 18 anni ho preso la decisione di provarci seriamente, avevo fatto il liceo pubblico. Poi due anni fa ho capito che potevo farcela, che non era un traguardo troppo lontano. Stagione su erba? Non ho idea proprio di come sia giocare sull’erba, non l’ho mai fatto. Vedremo.”