Questa fa male. Se le due precedenti gare un po’ storte erano state dovute a una grande Red Bull e a un errore – a Imola – di Leclerc, stavolta il monegasco non ha nessuna colpa e viene tradito dalla sua Ferrari. Che lo lascia a mani vuote e in un colpo solo lo costringe anche a cedere la vetta della classifica del Mondiale. E’ un GP di Spagna davvero amaro per il Cavallino rampante, che anche stavolta partiva dalla pole position con il classe 1996 e che a metà gara sembrava pienamente in controllo delle operazioni, anche in virtù di una serie di problemi per Verstappen, tra il DRS che non si apriva e un fuoripista in cui era incappato anche Carlos Sainz, che al via pattina e perde posizioni, quindi va nella ghiaia e ne perde altre. Alla fine finirà quarto e la sua è la migliore delle Ferrari: già, perché per Leclerc c’è la mazzata di un ritiro arrivato per problemi al turbo quando si trovava non solo in testa alla gara, ma davvero prossimo alla vittoria, perché Verstappen era dietro, doveva inseguire anche rispetto a una rinata Mercedes di Russell, e doveva ottenere il lasciapassare per mettersi alle spalle il compagno Perez.
Quando tutto sembrava ormai scritto, ecco che il dramma sportivo si consuma: Leclerc comincia a rallentare, si capisce che qualcosa non va, box e macchina di traverso dentro ai box. E da 25 punti si passa a 0. Nel frattempo, come d’incanto, la Red Bull risolve i suoi problemi, fa un pit stop rivelatosi poi geniale per Verstappen, che si riporta a ridosso di Perez e Russell e con un gioco di strategie si ritrova in testa, con il messicano che si accontenta – non senza una nota polemica – del secondo posto.
Se la Ferrari piange, la Mercedes può sorridere: terzo Russell, quinto per un problema nel finale con la benzina Hamilton, che perde la chance di arrivare quarto, ma rimonta comunque dalla diciannovesima piazza dopo un incidente al primo giro. Insomma, a guardare l’ordine di arrivo si potrebbe pensare alla stagione 2021. Sta adesso alla Ferrari riscattarsi immediatamente, e il back-to-back dà l’opportunità di farlo. Peraltro, a casa di Charles Leclerc, a Montecarlo, dove la pole conta tantissimo, nella speranza che nel Principato non vada come nelle scorse stagioni per l’alfiere del Cavallino. Con la consapevolezza, però, che nelle prime sei uscite stagionali la Ferrari ha dimostrato di avere la macchina più veloce. E ora bisogna concretizzare coi punti, come a inizio campionato.