Ed ecco che la lotta salvezza rimescola di nuovo in modo inesorabile le carte. La Salernitana, che sembrava a un passo dal poter chiudere la pratica, persino in questa giornata già in attesa delle partite di domani, si ritrova invece a perdere il destino dalle proprie mani. Può certo ritrovarlo fra poche ore se il Cagliari non riuscirà a vincere con l’Inter, ma per una notte almeno ci sarà da soffrire maledettamente. Il pareggio contro un Empoli serissimo e persino sprecone, ma che ha tenuto il campo e ha dimostrato di non poter andare ancora in vacanza perché non sarebbe giusto per l’ambiente e per le altre in lotta per non retrocedere, può costare carissimo ai campani che finiscono in lacrime. Perché c’è stata la grande chance di vincerla, e se contro il Cagliari i due punti persi erano arrivati in pieno recupero e da situazione di vantaggio, al Castellani la rimonta non si completa perché Diego Perotti, specialista del dischetto, si fa ipnotizzare dagli undici metri e cestina altri due punti. Insomma, sono quattro quelli bruciati in sei giorni, e chissà che non ci siano rimpianti pesanti fra altri sei giorni, quando andrà in archivio il campionato dei ragazzi di Nicola.
Protagonista del match Guglielmo Vicario, che in questa stagione ha dimostrato di essere un portiere assolutamente da Serie A, forse anche da palcoscenici più importanti. Tre parate semplicemente incredibili durante la partita contro i granata, poi un mezzo errore e arriva l’1-1. Ma si riscatta alla grande parando poi il rigore al Monito e preservando un pareggio assolutamente meritato. Un Empoli che non regala niente e che sposta forse gli equilibri della lotta salvezza, anche se la Salernitana resta favorita. Ma adesso, non può più dipendere soltanto da se stessa, e vanificare la grandissima rimonta delle ultime settimane sarebbe un miracolo. E’ pur vero, però, che per raggiungere obiettivi del genere, e con cammini così, bisogna soffrire fino all’ultimo. E’ il prezzo da pagare e l’allenatore dei campani lo sa benissimo.