“Siamo partiti malissimi, poco concentrati e lo dimostra il primo gol che non si vede neanche a scapoli ammogliati. Avevamo la partita in mano dopo la rimonta. Poi c’è stato un rigore che non mi convince, l’arbitro ha fatto bene durante la partita ma quel penalty non lo riesco a capire. Medel tocca la palla, poi dopo sfiora l’avversario. Se il var ti chiama, c’è qualcosa che non va. Nel finale l’arbitro è scappato negli spogliatoi, secondo me aveva la coscienza sporca. A Roma c’era una trattenuta su Orsolini e viene dato fallo contro. Non si dovrebbero fischiare questi rigori“. Lo ha detto il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic dopo la sconfitta del Penzo contro il Venezia. L’allenatore – al ritorno in panchina dopo il ricovero – si sofferma duramente sul discusso rigore concesso per un fallo inesistente di Medel su Aramu. La prestazione però non convince il tecnico: “Mi fa più arrabbiare l’approccio – dice a Dazn – Sembrava una partita più facile perché loro sono quasi in Serie B, come concentrazione e cattiveria agonistica devi essere superiore rispetto alle partite con Milan, Inter e Juve. Invece, siamo partiti male pensando che sarebbe stata facile. Con i cambi l’abbiamo ribaltata e questo rigore ci ha tagliato le gambe. Succede quasi sempre a noi poi vedi che a parti invertite le cose sono diverse”. Poi spiega: “Se guardiamo le ultime sei partite, si vede una base per il futuro. Se vediamo questa, forse no. Forse era meglio se restavo in ospedale“, è la nota amara del tecnico.
Venezia-Bologna, Mihajlovic: “L’arbitro forse aveva la coscienza sporca”
Sinisa Mihajlovic, Bologna - Foto Antonio Fraioli