“Bisogna essere lucidi su un tema molto delicato come il razzismo. Tutta questa storia non corrisponde alla verità. Tra me e Leal durante la partita ci sono state le solite scaramucce da campo. Ci siamo beccati, ci siamo dati del coglione, non è uscito niente di più e di diverso né dalla mia bocca né dalla sua”. Il giocatore della Sir Safety Perugia, Dragan Travica, risponde così alle accuse di razzismo da parte di Ngapeth, secondo il quale sarebbe stato il responsabile della reazione di Yoandy Leal durante il match tra Perugia e Modena.
“A fine partita è venuto verso di me, pensavo volesse chiarire e invece c’è stato l’episodio del calcio che hanno visto tutti. In seguito è venuta fuori questa storia inventata dell’insulto razzista. Una roba assurda. Non sono assolutamente razzista e non devo giustificarmi per una cosa che non ho fatto. Se la vicenda non verrà chiarita come merita agirò per vie legali” dichiara Travica.