Serie A

Cagliari-Sassuolo, Dionisi: “Troveremo delle difficoltà. Berardi infortunato, non ci sarà”

Alessio Dionisi
Alessio Dionisi - Foto Antonio Fraioli

“Non abbiamo fatto male con la Lazio per quello che i ragazzi hanno abituato ma ci sono gli avversari e se guardiamo il trend della Lazio, a parte il derby, siamo quelli che più li hanno messi in difficoltà. Sappiamo che abbiamo delle difficoltà con alcune squadre, sappiamo che domani avremo delle difficoltà per l’ambiente, per le caratteristiche del Cagliari, perché le squadre che hanno un obiettivo di salvezza ci mettono in difficoltà e abbiamo difficoltà all’approccio a volte, abbiamo fatto di tutto in settimana per migliorare e faremo di tutto per tornare con un risultato positivo”. Lo ha detto l’allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Cagliari: “È una squadra che attacca con pochi passaggi, ha nel cross un’arma importante, ha giocatori bravi individualmente, ha dei nazionali. Sulla carta, individualmente, non hanno nulla da invidiare a noi. Poi se la classifica dice altro vuol dire che siamo stati bravi nel nostro cammino”.

Sulla formazione: “A centrocampo rientra Frattesi, Matheus Henrique è a disposizione. I centrocampisti ci sono tutti tranne Harroui. In difesa non ci sarà Muldur per squalifica, in avanti recuperiamo Djuricic finalmente e sono contento di questo. Peccato che torni solo ora ma lo aspettavamo, aspettavo questo. Non ci sarà Berardi ma sarà egregiamente sostituito. Non un problema da medio-lungo periodo ma nel breve non riusciamo a recuperarlo per una contusione alla caviglia”.

E sulle ambizioni di fine campionato: “Dobbiamo pensare a noi. Per noi deve essere un testa a testa con il Verona, con quella che ci sta davanti e cercare di rosicchiare qualcosa. Se vinci qualcosa rosicchi. Ora voglio pensare alla prossima perché con la Salernitana ad esempio, non l’abbiamo interpretata male ma non l’abbiamo approcciata al meglio e domani dovremo farlo al meglio, se riusciremo a fare bottino pieno chi ci sta dietro rimarrebbe dietro, in caso contrario dovremo guardare il risultato di chi ci sta dietro. Dobbiamo pensare a noi perché tanti dei risultati ottenuti e non ottenuti c’è stato un nostro merito e nostro demerito”.

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