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La Juventus rialza la testa e inguaia il Cagliari. E Allegri ribadisce, “Conta solo vincere”

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri - Foto Antonio Fraioli

La Juventus reagisce alla sconfitta contro l’Inter e torna alla vittoria in casa del Cagliari. Lo fa in rimonta, grazie ai gol di De Ligt e Vlahovic che rispondono all’iniziale vantaggio di Joao Pedro, e può così mettere maggiormente al sicuro il quarto posto a sei partite dal termine. All’Unipol Domus, se i bianconeri trovano tre punti fondamentali per la propria classifica, l’altra faccia della medaglia è rappresentata dai sardi ulteriormente nei guai, giunti al quinto ko di fila e ancora a forte rischio retrocessione. Primo tempo intenso con la Juventus a fare la partita e il Cagliari efficace nelle ripartenze. Su una di queste, al 10′ arriva il gol del vantaggio dei sardi con il gran tiro all’angolino di Joao Pedro che non lascia scampo a Szczesny. I bianconeri non si scompongono e continuano ad attaccare a caccia del pareggio. Al 23′ episodio molto controverso con la conclusione di Pellegrini leggermente deviata da Rabiot e la palla che si infila in rete. Il Var, però, annulla per un tocco di mano dello stesso francese, assolutamente involontario e con il braccio attaccato al corpo, ma considerato punibile. Rabbia di Allegri, ma la sua squadra in campo non sembra risentirne a livello psicologico e poco prima dell’intervallo trova il pari con il colpo di testa di De Ligt in mischia dopo una gran giocata di Cuadrado nello stretto.

Nella ripresa bianconeri arrembanti e vicini al gol per la prima volta con Cuadrado che sul più bello non calcia e cerca un assist improbabile. Tanto agonismo da entrambe le parti, ma i rossoblù si chiudono negli ultimi trenta metri e fanno tanta fatica a ripartire. Ancora Cuadrado a venti dal termine con un diagonale che esce di poco a spaventare i padroni di casa, passano quattro minuti e Vlahovic trova effettivamente il ribaltone che era nell’aria. Pallone imbucato per il serbo, Altare interviene in scivolata ma la sfera, in un flipper beffardo, sbatte ancora sull’attaccante serbo e diventa imparabile per Cragno. Cagliari che nel finale attacca a testa bassa per cercare il pareggio, ma la Juventus amministra senza patemi d’animo e porta a casa i tre punti.

E Allegri nel post partita torna a parlare della sua visione del gioco del calcio: “Non mi piace perdere, preferisco ricevere critiche quando giochiamo male, però è importante che vinciamo. Nessuno si ricorda della partita di domenica scorsa, ha vinto l’Inter e si parla solo dell’Inter che viaggia verso lo scudetto, abbiamo passato una settimana non facile. I primi risultatisti sono i giornalisti, si parla di calcio bello, ma poi conta chi vince. Fino al 75′ col Villarreal tutti i giornali erano a favore della Juventus, preso gol si è parlato di disastro. La prestazione resta quella, è il giudizio a variare in base al risultato. Io mi diverto molto a sentire le critiche, le critiche mi fanno solo bene. Poi ogni tanto qualcuno la dice un po’ troppo grossa e mi dà un po’ fastidio. Quando smetterò spero che qualcuno abbia il coraggio di ritornare a parlare dell’abc del calcio, come un giocatore stoppa la palla, in che modo si smarca. Abbiamo un po’ perso questi concetti, siamo andati dietro a cose che non esistono. Siamo andati 15 anni dietro al calcio di Guardiola, poi lui ha cambiato. Ho parlato del portiere che rilancia, tutti mi hanno criticato, ogni volta devo spiegare tutto alla lettera”. 

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