Le pagelle delle qualifiche di MotoGP, per quanto riguarda i GP delle Americhe 2022. Sul circuito di Austin va in scena un vero e proprio dominio della Ducati, che piazza cinque piloti nelle prime cinque posizioni in griglia. A prendersi la pole position è ancora una volta Jorge Martin, che si conferma specialista firmando il nuovo record della pista in 2:02.039, appena tre millesimi meglio del tempo di Jack Miller; a completare la prima fila, Francesco Bagnaia. Ad aprire la seconda fila sono Johann Zarco ed Enea Bastianini, che precedono Fabio Quartararo. Ecco quindi i nostri voti ai protagonisti.
JORGE MARTIN, 10: ormai lo spagnolo della Pramac è una certezza, almeno per quanto riguarda le qualifiche. Deve passare per il Q1 a causa di una caduta nelle prove libere, ma il lavoro della squadra e il suo talento bastano per firmare una pole position con tanto di nuovo record della pista.
JACK MILLER, 10: il tracciato di Austin sembra esaltare le qualità della Ducati, e anche l’australiano è finalmente protagonista con costanza. La pole sfuma per soli tre millesimi, ma ciò che conta, ora, sarà chiudere in bellezza disputando una bella gara.
FRANCESCO BAGNAIA, 9: dopo un po’ di tribolazioni, la scintilla nelle FP3. Pecco risorge e si qualifica direttamente per la Q2, dove poi lavora “al contrario” in modo da poter scendere in pista mentre la maggior parte degli altri è ai box, avendo così pista libera. Una strategia che paga, viste le premesse delle prime sessioni, un terzo posto è ottimo.
JOHANN ZARCO, 8: in sordina, il pilota francese aprirà la seconda fila. Un exploit che arriva negli ultimi secondi, e che rende difficile capire se il ducatista ne avrà anche in gara.
ENEA BASTIANINI, 7.5: un quinto posto che non nasconde qualche rimpianto. Certo, vedendo i tempi finali una pole appariva fuori portata, ma il “Bestia” è stato efficace lungo tutto il weekend, ma in qualifica ha pagato anche una lieve scivolata che fortunatamente non ne ha pregiudicato più di tanto il risultato finale.
FABIO QUARTARARO, 7: fare più di così contro queste Ducati era davvero un impresa impossibile. Il pilota francese ha spinto al limite possibile la propria Yamaha, forse troppo, vista la caduta. Il campione del mondo potrà però provare a farsi valere nel corpo a corpo in gara.