La stagione ciclistica 2022 giunge ad uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: il Giro delle Fiandre.
La seconda classica monumento della stagione prevede un percorso di 272 chilometri da Anversa ad Oudenaarde, con ben 18 muri da affrontare. Nella giornata di giovedì è purtroppo arrivata la notizia che il grande favorito, l’idolo di casa Wout Van Aert, non si sente bene e dovrà probabilmente mancare l’attesissimo appuntamento di domenica. Il belga ha infatti saltato la ricognizione del percorso con la squadra che aspetterà fino a sabato sera per capire se poterlo schierare o meno, in base a come evolverà lo stato di salute del vincitore di Harelbeke.
AGGIORNAMENTO: VAN AERT POSITIVO AL COVID
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GIRO DELLE FIANDRE 2022: PERCORSO E ALTIMETRIA
Gli appassionati stavano già pregustando al duello con lo storico rivale Mathieu Van der Poel, che ha corso per la prima volta sul pavè in questa stagione mercoledì all’Attraverso le Fiandre, vincendola dopo aver passato tutta la giornata correndo all’attacco. L’olandese, vincitore nel 2020 e secondo classificato nel 2021, si può considerare dunque ora come il grande favorito, nonostante abbia iniziato la stagione appena due settimane fa alla Milano – Sanremo, chiusa incredibilmente al terzo posto. Dopo aver vinto una tappa nella Settimana Coppi e Bartali si è poi infatti aggiudicato l’Attraverso le Fiandre, mostrando una grandissima condizione.
Nell’edizione 2021 l’olandese fu beffato a sorpresa, in una volata a due, da Kasper Asgreen. Il danese in stagione ha ottenuto un bel terzo posto alle Strade Bianche, mentre nelle gare in queste latitudini non si è ancora fatto vedere.
Sia lui che tutto il team della Quickstep non va però sottovaluto, dato che anche Yves Lampaert e Florian Senechal hanno ottenuto in passato ottimi risultati in queste corse.
La Jumbo Visma, probabilmente orfana di Van Aert, schiererà come punte Christophe Laporte e Tiesj Benoot.
I due arrivano al Fiandre in ottima forma, con il belga che ha chiuso al secondo posto la gara di mercoledì battuto dal solo MVDP e ha già ottenuto quattro top ten sul traguardo di Oudenaarde in carriera.
Il francese ha chiuso invece al secondo posto sia l’Harelbeke (dietro il compagno Van Aert) sia la Gand Wevelgem, dove a sorpresa è stato sconfitto da Biniam Girmay. Nonostante la cocente delusione ha una forma ottima e senza Van Aert in squadra potrà avere l’occasione della vita.
Un altro corridore molto temibile sarà Thomas Pidcock, che mercoledì si è piazzato terzo dimostrando una grande condizione. Sarà accompagnato da un team giovane, tra cui Dylan Van Baarle, medaglia d’argento ai Mondiali 2021 e quattro volte top ten al Fiandre. Ci sarà grande curiosità attorno a Tadej Pogacar, al debutto nella classica monumento. Il campione sloveno correrà senza la pressione di dover raggiungere un risultato, ma uno come lui non starà di certo a guardare, come dimostrato all’Attraverso le Fiandre di mercoledì, chiusa con un ottimo decimo posto.
Come di consueto la Trek Segafredo avrà in Jasper Stuyven e Mads Pedersen le sue due punte di riferimento.
Il belga ha chiuso al quarto posto la Gand Wevelgem e allo stesso piazzamento si è classificato al Fiandre 2021.
Il danese invece si è piazzato addirittura secondo nell’edizione 2018 e può contare su uno degli spunti più veloci del gruppo.
Altro corridore molto in forma è Matej Mohoric, che torna al Fiandre dopo tre anni e dopo la vittoria alla Sanremo si è piazzato in top ten anche ad Harelbeke e Gand Wevelgem.
Victor Campenaerts tenterà di stupire ancora dopo l’ottimo quarto posto di mercoledì, così come Stefan Kung, sesto mercoledì e terzo ad Harelbeke e Anthony Turgis, capitano della Total Energies dopo il forfait di Peter Sagan, che ha chiuso in top ten le ultime due edizioni del Fiandre.
Infine possiamo considerare anche alcuni corridori storicamente adatti a questo tipo di percorso, ma che non appaiono in grado di poter lottare contro i favoriti principali.
Questo è il caso di Alexander Kristoff, Greg Van Avermaet, Oliver Naesen, Michael Matthews, Alberto Bettiol, Niki Terpstra, Nils Politt, Rasmus Tiller, Matteo Trentin e John Degenkolb.
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