“Una testimonianza del tutto parziale e faziosa riguardo allo stato dello stadio Renzo Barbera che ha ospitato l’ultima partita della Nazionale Italiana contro la Macedonia del Nord. L’articolo appare infatti come un elenco di presunti disservizi della struttura, tali da perfino legittimare l’insuccesso degli Azzurri giacché se questo è lo stadio della quinta città italiana ‘non ce li meritiamo nemmeno i Mondiali stavolta’“. Il Palermo risponde così all’articolo “Il plastico di una vecchia idea di calcio in agonia” pubblicato dal Corriere della Sera nell’edizione di sabato 26 marzo, all’indomani della sconfitta della Nazionale di Mancini contro la Macedonia del Nord nei Playoff di qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar.
Il Palermo F.C. esprime “disappunto” per un articolo che sottolinea una “una serie di storture, dalla scarsa manutenzione e la sedicente fatiscenza dei locali al mancato decoro e rispetto di regole e protocolli federali da parte di personale di servizio e perfino pubblici ufficiali“. “Ferma restando la fotografia oggettiva di un impianto che per oltre 30 anni ha goduto di poche o nessuna reale opera di rinnovamento strutturale, portando con sé gli inevitabili segni del tempo, l’articolo, più o meno consapevolmente, tace di contro la verità di uno stadio che – grazie al lavoro dell’intera macchina organizzativa – ha affrontato a testa alta la sfida di un tutto esaurito adeguato all’importanza del match, che merita a questo punto un ‘contro-elenco’ capace di rendere giustizia alla serata del 24 marzo e onorarne la verità incontestabile dei fatti. Nessuna de’faillance organizzativa a danno dei tifosi e delle federazioni ospiti; spogliatoi completamente rinnovati per l’occasione“, si legge ancora nella nota.
Manto erboso “non solo al livello, ma anche al di sopra degli standard delle competizioni nazionali e internazionali, a tal punto da ricevere apprezzamento dagli stessi giocatori e staff tecnici“; area sky-box completamente nuova e realizzata ad hoc per l’occasione; nuovi schermi led giganti di ultima generazione; ultimo, ma non ultimo, “la condotta ineccepibile di un pubblico caloroso e rispettoso che, nel primo grande evento nazionale con il 100% della capienza, ha onorato l’evento in una grande festa di sport, come gli stessi vertici della Figc hanno avuto a cuore di ricordare nella conferenza post-partita“. “Se Berardi e compagni avessero segnato in una o più delle tante occasioni azzurre, e l’Italia avesse passato il turno, avremmo allora letto oggi questo articolo?“, si chiede il club di viale del Fante.
Nell’articolo del Corriere, in conclusione, si parla anche di come durante la partita il personale responsabile dei punti ristoro avrebbe incassato denaro “in nero”, dunque commettendo un reato penale. Anche su questo punto, il Palermo risponde: “Ipotesi già sconfessata dalla stessa Guardia di finanza che durante la partita ha effettuato tutte le verifiche del caso e verbalizzato la correttezza di tutte le operazioni. Di tale accusa, l’autore si ritroverà a rispondere nelle sedi opportune, in seguito all’azione legale già annunciata dall’azienda incaricata della gestione dei punti ristoro al Renzo Barbera”. Trovare colpe e colpevoli dell’esclusione dell’Italia dai Mondiali è certamente esercizio di stampa e analisti sportivi, ma cercarli in Palermo e nel suo stadio non produrrà alcun esito” conclude la nota del club siciliano.