PALERMO – La verità è che non c’è alternativa. Che si parli di piano A o piano B, nessuno pensa che possa andare diversamente da una vittoria, magati anche convincente, contro una Macedonia del Nord che non va assolutamente sottovalutata, ma che resta inferiore per diversi motivi. Dopo quattro mesi di tensioni e preoccupazioni, l’Italia finalmente scende in campo in una partita che non avremmo mai voluto giocare. E’ il primo impegno del 2022 e per gli azzurri di Mancini c’è già tantissimo in palio al Barbera di Palermo: non si scherza più, perché bisogna vincere per andarsi a giocare – in trasferta, Portogallo o Turchia le destinazioni – la finale per approdare ai Mondiali.
Già, i campioni d’Europa in carica che per arrivare in Qatar, dopo un girone sfortunato in cui per una questione di dettagli, e principalmente per due rigori, siamo stati superati al fotofinish dalla Svizzera, devono giocare e vincere altre due partite. Una facile solo sulla carta, ma non sarà tale perché i macedoni hanno già dimostrato di poter far male alle grandi, come quando un anno fa hanno vinto in Germania, l’altra, da conquistare, difficile sia per il blasone delle rivali che per la posta in palio. Ce ne siamo fatti una ragione in questi quattro mesi, tocca prendere la strada meno agevole e conquistarsi con le unghia e con i denti un posto che ci spetterebbe invece di diritto.
Mancini è sereno, in conferenza stampa si è detto fiducioso e per nulla spaventato. Del resto, al di là di qualche piccolo passaggio a vuoto, negli ultimi anni è stato costruito un gruppo sano, vincente, che coniuga il bel gioco a una concretezza tutta italiana. E che, proprio qui a Palermo, due anni e mezzo fa aveva cominciato a capire che i tempi dei risultati risicati e delle delusioni era finito. Era novembre 2019, era l’ultima partita col 100% della capienza, si giocava contro l’Armenia e fu un tripudio alla Favorita: 9-1, ce lo ricordiamo tutti. Oggi, finalmente, dopo l’incubo della pandemia si torna a riempire per intero uno stadio in Italia, ed è ancora quello palermitano. L’ambiente sarà elettrico, la squadra è pronta, perché noi siamo l’Italia e ai Mondiali dobbiamo andarci per forza. Ecco il primo gradino, battiamo la Macedonia e prepariamoci alla prossima. Senza pensare a possibili e inutili piani B.