Mentre l’Italia si gioca tutto in pochi giorni, dall’altra parte del mondo nelle qualificazioni sudamericane ai Mondiali 2022 bisogna ancora staccare due pass diretti e scoprire quale squadra andrà ai playoff, costringendo dunque le restanti cinque su dieci a guardare la coppa del mondo in Qatar dalla tv. Con Brasile e Argentina che, nonostante la partita in meno (quella vergognosamente interrotta dopo cinque minuti dalle autorità sanitarie), sono già qualificate matematicamente, c’è un altro verdetto già: l’Ecuador, attualmente terzo, è già almeno quinto (quindi ai playoff), ma ha anche quattro punti da gestire sul Perù, e dunque con una vittoria in una di queste due ultime partite andrà ai Mondiali.
Dietro, è gran bagarre per il quarto posto, l’ultimo che qualifica in modo diretto. Al momento è appannaggio dell’Uruguay, 22 punti contro i 21 del Perù e nella notte tra giovedì e venerdì a Montevideo c’è il decisivo scontro diretto. In caso di vittoria, la Celeste farebbe un passo avanti importante, ma non decisivo, perché bisognerà vedere il risultato del Cile, che affronta il Brasile già in vacanza. Se dovesse batterlo, tesissima ultima giornata delle qualificazioni proprio con la sfida tra uruguagi e cileni e in caso tre punti a dividerle. Se invece dovesse vincere il Perù, sarebbe la squadra di Lima a balzare al quarto posto, potendo poi sfidare il Paraguay già eliminato all’ultima giornata per agguantare il Qatar.
Il pareggio sarebbe gradito ai cileni, ma anche alla Colombia, che al momento è settima e ha ancora poche speranze, quantomeno però per il quinto posto. I cafeteros hanno bisogno di vincere le due partite restanti, impegni facili con Venezuela e Bolivia, al contempo però possono chiudere al massimo a 23 punti, per cui devono sperare che l’Uruguay le vinca entrambe e che il Perù non vinca contro il Paraguay, in modo tale da poter essere certo di andare ai playoff. Situazione dunque estremamente ingarbugliata, poche certezze se non quella che ci sarà da divertirsi e da fare le ore piccole, anche perché sono tantissimi gli “italiani” impegnati in queste sfide.
LA SITUAZIONE NEL NORD AMERICA