Un Peter Sagan monumentale, non ci sono altri aggettivi. Lo slovacco della Tinkoff vince l’edizione del centenario del Giro delle Fiandre, la sua primissima classica monumento in carriera. Una prova principesca, senza lacune tattiche, sbavature, dubbi. Era da 10 anni (Tom Boonen, 2006) che un corridore in maglia iridata non vinceva la “Ronde”. Alla vigilia tutti parlavano dell’ultima sfida tra il 35enne della Etixx QuickStep (prossimo al ritiro) e Fabian Cancellara, che, invece, il ritiro al termine della stagione l’ha già annunciato ufficialmente. Lo svizzero e il belga hanno entusiasmato per un decennio, spartendosi il Fiandre (3 a testa). Ma oggi siamo in un’altra epoca, è iniziata, forse ufficialmente con questo successo, l’era di Peter Sagan. Spartacus ha provato a reagire, mostrando una brillantezza ancora invidiabile, ma non c’è stato nulla da fare. Per lo svizzero “solo” un secondo posto nel giorno dell’addio, con commozione e saluto finale al pubblico che l’ha amato e continua ad amarlo. Ora è arrivato finalmente il momento di Peter Sagan, che diventa per un giorno re del Belgio, la terra del ciclismo per eccellenza. Un paese che aveva bisogno di scrollarsi di dosso le tragedie che ne hanno funestato le ultime settimane e che grazie a questa corsa ha ritrovato passione ed entusiasmo, come dimostrato dalla nutrita presenza della gente a bordo strada.
La “Ronde” numero 100 è stata corsa nel ricordo dei due ciclisti belgi morti di recente, Antoine Demoitié e Dan Myngheer, due giovani vite spezzate da un incidente con una moto e da un infarto mentre erano in corsa e inseguivano i propri sogni. La Wany-Gobert, la squadra di Demoitié, è tornata a gareggiare dopo aver saltato alcuni eventi nell’ultima settimana e “ha corso per Antoine”, come recitava l’adesivo commemorativo posto sulle bici dei suoi compagni. Il minuto di silenzio prima della partenza, con il lungo applauso del pubblico, è stato emozionante. Poi in gara la Wanty si è messa in mostra con coraggio e determinazione, soprattutto con Dimitri Claeys, per diversi chilometri in fuga con i migliori e nono assoluto al traguardo. Anche Peter Sagan ha voluto omaggiare i due sfortunati colleghi: la prima dedica a caldo per la sua splendida vittoria è stata per loro.
Peter Sagan ha confezionato il suo capolavoro quando mancavano 30 chilometri al traguardo: ha risposto all’attacco di Michal Kwiatkowski e insieme al polacco della Sky e a Sep Vanmarcke (Lotto Jumbo) si è avvantaggiato sul gruppo dei migliori, andando a riprendere i fuggitivi. A quel punto Fabian Cancellara ha messo a tirare la sua squadra per tentare un disperato recupero, recupero che si è quasi concretizzato nel passaggio sugli ultimi due muri di giornata: il Vecchio Kwaremont e il Paterberg. Il campione del mondo ha fiutato il pericolo e si è liberato della compagnia di Sep Vanmarcke. Negli ultimi 10 chilometri quella dello slovacco è stata una vera e propria cronometro individuale, un testa a testa mozzafiato con Fabian Cancellara, il re della specialità. Alla fine, lo svizzero, forse stanco dal suo continuo ed esasperato inseguimento, si è dovuto arrendere. Poteva fare la storia, perché nessuno ha mai vinto quattro volte la “Ronde” e Spartacus resterà fermo a 3 successi, ma di fronte a un Sagan così il secondo posto non è certo una sconfitta. Anzi, è un congedo che fa onore a un campione straordinario. Non si può dire lo stesso di Tom Boonen, anche lui 3 volte campione del Fiandre, ma oggi non pervenuto.
Terzo Sep Vanmarcke, arrivato esausto al traguardo di Oudenaarde. La top ten è completata dal campione uscente Alexander Kristoff (Katusha), giunto quarto davanti a Luke Rowe (Sky), Dylan Van Baarle (Cannondale), Imanol Erviti (Movistar), Zdenek Stybar (Etixx), Dimitri Claeys (Wanty-Goberti) e Niki Terpstra. Greg Van Avermaet (Bmc), tra i grandi favoriti della vigilia, è stato messo ko da una caduta provocata dal suo compagno di squadra Manuel Quinziato ed è finito in ospedale per accertamenti.
Vittoria iridata anche nella 13esima Ronde femminile, con Lizzie Armistead che ha battuto in una volata al fotofinish la svedese Emma Johansson. Ottima prova di Elisa Longo Borghini, che non è riuscita a bissare il successo del 2015 ma ha dato ottimi segnali di ripresa, chiudendo in quinta posizione nel gruppo delle migliori.
———————
16.43 – Vince vince Peter Sagan, un iridato torna a vincere la Ronde dopo 10 anni dall’ultima volta! Secondo Cancellara che si congeda così dal Fiandre, terzo Vanmarcke
16.41 – Ultimo chilometro per l’iridato, davvero prova impeccabile, strepitosa.
16.39 – Sagan ai meno 3, vittoria sempre più vicina per lui.
16.36 – Sforzo massimo per il campione del mondo, mentre dietro Spartacus non ha un grande aiuto da Sep Vanmarcke e da solo l’elvetico non sembra in grado di potersi riportare sullo slovacco. Meno 5 al traguardo di Oudenaarde…
16.31 – Ai meno 8 chilometri aumenta il vantaggio di Peter Sagan: straordinaria prova dell’iridato, che non ha ancora vinto una classica monumento in carriera. Ma con Fabian Cancellara non si sa mai, tutto ancora aperto…
16.29 – Il campione della Tinkoff ha una decina di secondi su Fabian Cancellara e Sep Vanmarcke. Cronometro individuale per Sagan in questi ultimi 10 chilometri.
16.26 Parte Peter Sagan, non ce la fa a seguirlo Vanmarcke. Lo slovacco è da solo ai meno 13! Cancellara prova a fare tutto da solo ma il campione del mondo sembra imprendibile.
16.25 – Lo svizzero è stato ripreso da Westra, Erviti, Terpstra e Vandenbergh. I cinque costituiscono il gruppo degli immediati inseguitori.
16.22 Spartacus è da solo all’inseguimento della coppia di testa, ma il campione del mondo è letteralmente scatenato. Tre chilometri e c’è il Paterberg
16.21 Sagan parte con Vanmarcke a ruota, ma Fabian Cancellara ha messo la quinta e sta recuperando. Finale emozionante!
16.20 – Inizia il Kwatremont e Sagan aumenta l’andatura. Qua si decide la corsa…
16.14 – Rimonta completata. Otto uomini davanti con 30 secondi di vantaggio sul gruppo Cancellara. Ai meno 22 chilometri gara entrata nelle fasi calde. Mancano ancora due muri, il terzo passaggio sul Vecchio Kwaremont e il secondo sul Paterberg, quando mancheranno 13 chilometri a traguardo.
16.10 – 25 chilometri alla conclusione, Michal Kwiatkowski, Peter Sagan e Sep Vanmarcke stanno per andare a riprendere i battistrada.
16.07 – Cancellara ha messo in testa a tirare i suoi compagni di squadra, il terzetto ha guadagnato una trentina di secondi.
16.00 – Attenzione, prova l’allungo Michal Kwiatkowski con alla ruota Peter Sagan! Anche Sep Vanmarcke all’attacco.
15.57 – Ian Stannard ripreso dal gruppo con Cancellara, Sagan e gli altri favoriti. Ben presente anche il team Sky. Il distacco di questi uomini dai battistrada è nell’ordine del minuto a 32 chilometri dal traguardo.
15.54 – Il gruppo è davvero frastagliato, Fabian Cancellara e Peter Sagan sono riusciti a rientrare nel gruppetto con i loro rispettivi scudieri, Trentin e Gatto.
15.53 – Fuggitivi che affrontano il Taaienberg, dietro Ian Stannard rimonta a gran velocità ed è a 50 secondi dai battistrada. Alle spalle del corridore della Sky c’è anche un altro gruppetto con i nostri Matteo Trentin e Oscar Gatto.
15.47 – Ai 38 dalla conclusione la testa della corsa è ora forte anche di Vandenbergh e Van Baarle, che hanno raggiunto il gruppetto di testa con André Greipel. Ian Stannard della Sky si è avvantaggiato sul gruppo dei migliori, si susseguono scatti e controscatti.
15.45 – Siamo entrati davvero nel momento clou della corsa, gruppo ulteriormente selezionato a trenta corridori. Ci sono tutti i migliori all’inseguimento della testa della corsa.
15.40 – Ian Stannard si avvantaggia sul Koppenberg, Fabian Cancellara e gli altri favoriti reagiscono. Alcuni atleti costretti a mettere i piedi a terra e a portare a braccia la bicicletta…
15.37 – Il tedesco della Lotto Soudal è sul Koppenberg, il tredicesimo muro di giornata. Gli altri fuggitivi però non mollano e hanno una cinquantina di metri di ritardo.
15.36 – Scatto ai meno 45 dello scatenato André Greipel, che prova ad allungare sui compagni di fuga.
15.33 – Il Paterberg come prevedibile ha fatto selezione nel plotone principale, che si è ridotto a una quarantina di unità. Tra i fuggitivi e il gruppo dei migliori c’è sempre Stjn Vandenbergh, che è in compagnia di Dylan Van Baarle (Cannondale).
15.29 – Particolarmente brillante Cancellara sul Paterberg. Spartacus cerca il quarto successo alla Ronde…
15.27 – In testa sono rimasti in sei, si è staccato ancora il canadese della Ag2r Hugo Houle. 50 chilometri alla conclusione.
15.22 – In testa al gruppo iniziano i primi scatti in cima al Kwaremont. Prova l’allungo Stjn Vandenbergh della Etixx.
15.20 – I fuggitivi iniziano il Kwaremont con 2 minuti sul gruppo. Grande presenza di gente sulle strade, un vero spettacolo.
15.16 – Tra poco secondo passaggio sul Vecchio Kwaremont, a cui seguirà il primo sul Paterberg: entrambi i muri presentano anche tratti di pavé.
15.12 – Stiamo per entrare nel vivo della corsa maschile. I sette di testa intanto continuano a rosicchiare secondi in questa fase: 2’33” il loro vantaggio a 60 chilometri dall’arrivo.
15.06 – Seconda Emma Johansson, terza Chantal Black. Elisa Longo Borghini migliore delle italiane.
15.05 – TRA LE DONNE VINCE LIZZIE ARMISTEAD al fotofinish. Ennesima vittoria della campionessa del mondo in stagione!!
14.55 – Si avvicina il Kanarieberg, gruppo trainato dalla Trek Segafredo a circa due minuti dai sette di testa.
14.51 – Ai cinque si sono aggiunti anche Dmitry Gruzdev e Dimitri Claeys. 77 chilometri alla conclusione. Ora c’è il nono muro, il Kaperij.
14.46 – È un quintetto al comando, c’è anche Hugo Houle dell’Ag2r che è riuscito a rientrare.
14.45 – Erviti e Van Hoecke stanno per essere raggiunti da André Greipel e Nils Politt. Sta per formarsi un quartetto davanti a tutti con un vantaggio di 1’30”.
14.43 – Il plotone è ora in un tratto pianeggiante. Si sono avvantaggiati Dmitry Gruzdev (Astana) e Dimitri Claeys della Wanty-Groupe Gobert, la squadra di Antoine Demoitié tornata proprio oggi a correre a una settimana dalla tragedia della Gent-Wevelgem.
14.38 – Si avvicina alla conclusione la 13esima Ronde femminile. Ai meno 17 c’è un gruppetto di venti atlete a giocarsi la vittoria, tra cui anche una brillante Elisa Longo Borghini, campionessa in carica
14.31 – Ai meno 88 dal traguardo corridori che stanno affrontando il Valkenberg, ottavo muro di giornata: 540 metri all’8% di pendenza media. Vantaggio delle testa della corsa tornato leggermente a salire.
14.26 – Intanto finisce all’ospedale Greg Van Avermaet insieme al compagno Michael Schar. Davvero una pessima notizia per la Bmc.
14.24 – Davanti resistono solo Imanol Erviti e Van Hoecke. Anche Federico Zurlo ha perso contatto. Dal Gruppo intanto ha provato a sganciarsi André Greipel insieme a Nils Politt della Katusha.
14.15 – Il vantaggio dei fuggitivi rimane sull’ordine del minuto. Intanto i corridori si accingono ad affrontare il Leberg, sesto muro di giornata.
14.10 – Incidente provocato dal nostro Manuel Quinziato, che ha coinvolto nel ruzzolone il suo capitano e altri tre compagni.
14.08 – Brutta caduta. Coinvolti diversi corridori della Bmc. A terra in lacrime Greg Van Avermaet, il Fiandre perde un altro dei suoi protagonisti.
14.06 – Sotto il minuto il vantaggio dei fuggitivi ai 103 dall’arrivo. Intanto ennesimo problema per Sep Vanmarcke, uno dei papabili per il successo. Cambia la bicicletta e riparte, ma oggi non sembra la sua giornata…
14.00 – Restano in 4 i battistrada, ma il gruppo è in rimonta. Intanto segnaliamo i ritiri di Arnaud Demare e Tiesj Benoot, coinvolti in due cadute in precedenza.
13.52 – Gruppo che è frazionato in vari tronconi dopo il ritmo imposto dalla Etixx-QuickStep sul Molenberg, il quinto muro di giornata.
13.50 – Quando mancano 115 chilometri all’arrivo cinque uomini davanti: il nostro Federico Zurlo (Lampre-Merida), Gijs Van Hoecke (Topsport Vlaanderen), Hugo Houle (Ag2r), Imano Erviti (Movistar) e Wesley Kreder (Roompot Oranje). Il gruppo però ha aumentato l’andatura in questa fase e insegue a 1’17”.