Il doppio appuntamento con la Coppa del Mondo di sciabola si è concluso oggi con le gare a squadre. Quarto posto per l’Italia femminile nella tappa di Istanbul, settima piazza la formazione azzurra maschile a Budapest. Una sola stoccata, nella finale che metteva in palio il bronzo contro l’Ungheria, ha lasciato il team italiano ai piedi del podio sulle pedane turche. Un ko per 44-45 che lascia inevitabilmente un po’ di rammarico in una domenica che comunque conferma la squadra femminile azzurra tra le “top 4” della specialità. Nella gara di Istanbul il quartetto composto da Rossella Gregorio, Martina Criscio, Michela Battiston ed Eloisa Passaro, reduce dal successo di due settimane fa ha nella tappa di Coppa del Mondo di Atene, ha cominciato il proprio percorso nel tabellone da 16 superando per 45-35 la Romania, in un match tenuto saldamente in pugno sin dal principio.
Ancor più netta è stata l’affermazione nei quarti di finale contro l’Azerbaijan, sconfitta con il punteggio di 45-32 nell’assalto che è valso il pass per le “magnifiche quattro”. Qui le azzurre hanno lottato punto a punto contro la Korea: dopo un inizio difficile, l’Italia ha ricucito il gap con le asiatiche, che sono però riuscite a spuntarla per 45-43 prima di vincere la gara davanti alla Spagna. Ancor più equilibrata la sfida per il terzo gradino del podio con l’Ungheria, che alla fine ha visto il quartetto Gregorio-Criscio-Battiston-Passaro arrendersi 44-45 e chiudere al quarto posto.
Quarti di finale fatali, invece, per la squadra azzurra maschile a Budapest. Senza l’infortunato Enrico Berrè, reduce dall’operazione al ginocchio e a cui il CT Nicola Zanotti ha dedicato gli ottimi risultati ottenuti nella prova individuale di ieri, l’Italia ha schierato in pedana Luca Curatoli, splendido secondo classificato 24 ore prima, Luigi Samele (un bel sesto posto per lui ieri), Dario Cavaliere e Matteo Neri. Superata in scioltezza, per 45-24, la Thailandia nella prima sfida di giornata, il quartetto italiano nel tabellone da 8 si è visto imporre lo stop dalla Francia, che a metà assalto ha piazzato l’allungo decisivo per chiudere poi sul 45-31.