La conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic e Lukasz Skorupski alla vigilia della sfida valida per la 30ª giornata della Serie A 2021/2022, tra Bologna e Atalanta. Di seguito le parole del tecnico.
Sulla permanenza a Bologna e sulle ambizioni del club: “Ancora non ho visto il presidente, perché siamo alla viglia, quindi ci sono tante cose da fare. Parleremo e ci confronteremo fra poco però. Resterei a Bologna, certo! Lo farei non perché guadagno bene ma perché qui penso di poter essere ambizioso e mi piacerebbe raggiungere dei risultati. Credo che ce la siamo sempre giocata con tutte. Anche a Firenze siamo stati in partita, colpendo due pali. Forse solo a Torino contro il Toro e contro il Napoli ma c’erano dei problemi. Non penso però che la squadra ha sempre fatto quello che doveva fare, poi si può vincere come perdere, questo è il calcio. Non parlo dei pali, ma è un dato molto grande. La squadra per me è sempre stata preparata e lo faremo anche domani. Quest’anno abbiamo cambiato modulo, ci siamo adattati di più alla situazione per rendere i giocatori più sereni in campo. Bisogna adattarsi alle esigenze di quello che succede. Prima giocavamo per fare un gol di più, ora proviamo a subire un gol di meno. Dipende dalla situazione della squadra è normale”.
Sulle ultime giornate di campionato: “Sicuramente è importante finire bene. Se domani vinciamo superiamo il Torino a 36 punti in classifica. Se dovessimo arrivare decimi o undicesimi non cambierebbe molto, ma dobbiamo fare più punti possibili. Far valorizzare i giovani sarà importante, come portare qualche ragazzo della Primavera anche per l’anno prossimo che magari li porteremo sempre con noi. Noi abbiamo detto che il nostro obbiettivo è la parte sinistra della classifica. Forse sbagliamo a sbandierare l’obbiettivo, ma se il Bologna riuscirà ad arrivare nelle posizioni vicino alla sinistra, comunque il miglioramento c’è, perché non lottiamo per salvarci, ormai non si parla più di salvezza. Magari l’anno prossimo non dichiareremo il nostro obbiettivo. Stiamo valorizzando giovani come Hickey, ora sarà convocato in nazionale maggiore e ha ottime statistiche in Europa in relazione alla sua età. Io mi devo sempre dare obbiettivi, perché sono fatto così. Ma le altre società non dicono mai le loro ambizioni e anzi magari cambiano in corso d’opera, nel bene o nel male. Cerchiamo di essere una squadra convinta di fare quello che siamo, dobbiamo essere meno frettolosi, più lucidi nelle scelte, perché siamo una squadra tecnica. I miei ragazzi non possono perdere tanti palloni e perdere troppi possessi. Dobbiamo metterci dentro personalità, carattere e qualità. Da questo punto di vista dobbiamo crescere”.
Sui giocatori: “Aebischer e Kasius stanno migliorando ma ancora non sono pronti. Proveremo a dargli più spazio nel finale, per l’anno prossimo saranno più pronti e vedremo come cresceranno. Anche Hickey arrivato qui ha appreso con calma la situazione e ora è un altro giocatore. Loro dovranno adeguarsi ai duelli che ci sono qui, l’importanza dei loro campionati è diversa rispetto alla Serie A. Ci vuole del tempo, è normale. Aebischer deve fare un lavoro di crescita fisica rispetto al campionato di partenza. È importante per il tipo di calcio che c’è qui. Io arrivato in Italia a 22 anni pesavo 73 kg, mentre quando ho finito ero 85 kg e non di grasso. Vignato mi piace molto per come gioca, può essere schierato in più ruoli, ha tanti margini di miglioramento. È timido ma in campo non si vede, anzi si prende le responsabilità e spesso ci tiene mettendosi anche a disposizione in situazioni non ottimali di condizione. Deve essere più decisivo nelle giocate ma ha tutto il tempo. Barrow non gioca domani.
Sull’Atalanta: “Forse siamo leggermente avvantaggiati perché loro sono più corti senza Zapata e Ilicic e hanno giocato giovedì. Sono maturi e giocano per quanto gli serve, non vanno mai troppo oltre. Malinovskyi si, ma anche Koopmeiners e Muriel. Muriel aveva movenze straordinarie. Noi potremmo essere la Fortitudo mentre l’Atalanta è la Virtus. Senza questa disparità ma ovviamente loro hanno una rosa piena di ottimi giocatori, come la Virtus ha Hackett, Teodosic. Noi dobbiamo dare il massimo senza mai mollare”.
Infine sull’Italia: “Penso che non sarà facile ma l’Italia è favorita, sia contro la Macedonia che contro eventualmente il Portogallo in finale, che ha perso contro la Serbia. Il fattore trasferta non influisce anzi, a me piaceva. La nazionale è diversa, in quelle partite se i giocatori sono in forma possono fare la differenza. Dipende dal momento, dagli infortuni, dal minutaggio, può succedere di tutto”.
Skorupski: “Come il mister resterei, il mio procuratore parlerà con la società ma sto molto bene qui. Non leggo spesso le critiche, ma diciamo che l’unica cosa che conta è il giudizio del mister nei miei confronti. Su domenica scorsa sono rimasto indeciso e pensavo Castrovilli andasse per la porta. Cercherò di migliorare già da domani. Si è più difficile giocare come libero, però faccio quello che mi chiede il mister. Io sono migliorato grazie anche al nostro staff, io prima non lo facevo tanto, si sbaglia ma andiamo avanti. Malinovskyi calcia bene ma non solo lui, ma ce ne sono tanti in Serie A. Sono molto triste per quello che sta succedendo in Ucraina ma allo stesso tempo sono felicissimo per il lavoro che sta facendo il mio paese. Speriamo finisca il più presto possibile”.