L’Italia domani affronterà il Galles a Cardiff, e si dirige verso la 37esima sconfitta nel Sei Nazioni. Il torneo più antico si sta per concludere, se la Scozia batterà l’Irlanda a Dublino, i francesi avranno conquistato il titolo ancor prima di scendere in campo, titolo che manca dal 2010 alla Francia. L’Italia si dirige invece verso il solito destino, finora gli azzurri hanno battuto in due sole occasioni i gallesi, nel 2003 e nel 2007 a Roma, nessuna vittoria invece in Galles. Il capitano azzurro Michele Lamaro si prepara così alla sfida: “Sara’ una battaglia e non vogliamo restare indietro, stiamo imparando tantissimo. Abbiamo cominciato a creare un gruppo che andra’ avanti per questa strada, e abbiamo rivisitato diverse criticita’ che erano emerse a novembre per provare a metterle a posto. Ad esempio, siamo cresciuti dal punto di vista dei calci di punizione concessi, dal punto di vista difensivo e anche un po’ offensivo, almeno nell’ultima partita con la Scozia. Non sono capitano da molto tempo ma posso dire che il gruppo si sta amalgamando molto bene. Purtroppo i risultati non arrivano e non siamo riusciti a restare in partita, a contatto nel punteggio fino alla fine, in quasi ogni match. Ma di certo nell’Italia si e’ visto carattere, quindi non ammetto che si metta in discussione il nostro impegno, che si dica che non facciamo abbastanza: in campo mettiamo tutto l’impegno e la passione, semplicemente a volte si gioca meno bene e le cose non vengono”. Ma come si regge il confronto con il Galles?: “Per metterli in difficolta’ dobbiamo partire dalla difesa, insinuare in loro dei dubbi e poi provare a essere incisivi in attacco palla in mano, e negli spazi che si potrebbero aprire. Non siamo pienamente soddisfatti di come abbiamo difeso con la Scozia, non tanto per il sistema, ma per qualche errore individuale di troppo. Vediamo di non ripeterli contro una squadra fisica e incisiva come il Galles”.