Pentathlon Moderno

Pentathlon, Coppa del Mondo Roma: vince Prades, Petroni 10°

Valentin Prades - Foto FIPM

Si è svolta oggi a Roma la finale maschile della terza prova di Coppa del Mondo 2016, nella sala delle Armi del Foro Italico, nella Piscina dei Mosaici e nella Caserma Salvo D’Acquisto dell’Arma dei Carabinieri. Erano 36 i pentatleti che si battevano e il successo è andato al francese Valentin Prades con 1492 punti. Secondo posto per l’altro transalpino, Christopher Patte con 1489 punti mentre la terza piazza è andata al ceco Jan Kuf con 1485 punti. Non benissimo l’talia: Il migliore degli azzurri è stato Petroni che ha chiuso al 10° posto con 1464 punti. Franceschinisi è piazzato al 12° posto con 1453 punti, Poddighe al 32° posto con 1393 punti, Parisi al 33° posto con 1388 punti, De Luca 34°con 1379 punti.

Ad assistere alle gare anche il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabineri, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, il presidente della UIPM Klaus Schormann e il presidente della Fipm Valter Magini. Domani la finale staffetta mista che chiude l’evento di Roma. L’Italia sarà in gara con la coppia composta da Lavinia Bonessio e Lorenzo Michele.

La gara del romano Petroni è iniziata con un ottimo 2° posto conquistato nel ranking round di scherma (232 punti), poi la prova di nuoto, chiusa in 2:04.13 (328 punti), a relegarlo al 4° posto. Un punto conquistato nel bonus round di scherma ma c’è l’equitazione, chiusa con 263 punti,a far scendere di ben otto posizioni l’atleta azzurro. Nel combined, invece, ha guadagnato due posizioni chiudendo in 11:00. (640 punti). “Avevo fatto una grande gara – ha detto l’azzurro – sia nella scherma che nel nuoto, poi con l’equitazione ho sciupato tutto il vantaggio. E’ stato un peccato perché potevo andare a medaglia visto che ero in forma e l’ho dimostrato nel combined”.

La gara del triestino Franceschini è iniziata con il 6° posto conquistato nel ranking round di scherma (226 punti), poi dopo la prova di nuoto, chiusa in 2:01.36 (336 punti), è risalito al 2° posto. Nessun punto conquistato nel bonus round di scherma, che gli costa una posizione, e dopo l’equitazione, chiusa con 262 punti, l’azzurro è sceso di undici posizioni. Nel combined, invece, ha guadagnato una posizione chiudendo in 11:11 (629 punti). “Avevo fatto una grande scherma e nel nuoto come sempre ho fatto una grande prestazione. Poi, come accaduto anche ad alcuni altri azzurri l’equitazione è stata una delusione quindi sapevo di non poter risalire tanto nel combined. Comunque sono felice del risultato finale”.

Fatale l’equitazione anche per De Luca e Poddighe. “Purtroppo l’equitazione mi ha relegato in fondo dopo aver iniziato la gara in buone posizioni, diciamo che la sorte non mi è stata amica”. ha dichiarato il primo. Gli fa eco il sardo. “La scherma ha condizionato la mia gara sin dall’inizio, poi l’equitazione ha fatto il resto. Detto ciò ho fatto un buon combined quindi lo stato di forma è ottimo, quindi sono fiducioso per le prossime gare”.

Il ranking round di scherma ha visto il cinese Jiahao Han aggiudicarsi la prova per una stoccata (238 punti, 23 vittorie) su un quartetto composto dall’azzurro Petroni, dal cinese Jianli Guo, il ceco Jaf Kuf e il tedesco Christian Zillekens che hanno chiuso con 232 punti. La seconda prova, il nuoto, ha confermato il cinese Han in prima posizione, mentre al secondo posto, a pari punti, sono saliti l’azzurro Franceschini e l’egiziano Amro El Geziry e a pochi punti di distacco l’altro azzurro Petroni e un terzetto composto dal cinese Guo e dai britannici James Cook e Joseph Choong. Il bonus round di scherma non modifica le posizioni di vertice della classifica. L’equitazione, invece, fa selezione: il leader della classifica chiude con 69 punti di penalità e scivola al 20° posto e in testa sale El Geziry, seguito da Zillekens, Kuf, l’egiziano Henfy e Guo. Nel combined la classifica si è stravolta totalmente con i due francesi Valentin Prades e Cristohper Patte che hanno rimontato tutti chiudendo rispettivamente al primo e secondo posto, e il ceco Jan Kuf che ha mantenuto la terza posizione.

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