Arriva dallo sci alpino, nella seconda giornata di gare, la prima medaglia azzurra ai Giochi paralimpici di Pechino 2022. Nella mattinata cinese, quando in Italia era ancora notte fonda, Giacomo Bertagnolli, con la guida Andrea Ravelli, ha infatti conquistato l’argento nel Super-G maschile vision impaired sulla pista veloce del National Alpine Skiing Centre di Yanqing. Bertagnolli, uno degli atleti più attesi della Paralimpiade, ha chiuso la gara al secondo posto fermando il cronometro a 1:09.31, a 4 decimi dalla medaglia d’oro Neil Simpson (GBR). A completare il podio l’austriaco Johannes Aigner. Per Bertagnolli, portabandiera dell’Italia nella cerimonia d’apertura di venerdì scorso, si tratta della quinta medaglia paralimpica e, in particolare, del secondo argento nel Super-G dopo quello conquistato a PyeongChang nel 2018.
“Finalmente è arrivata una medaglia – il commento del portbandiera paralimpico azzurro – ho tirato fuori quella forza in più che non avevo dimostrato in discesa libera. L’argento mi ripaga della fatica di questi anni; la dedico alla mia fidanzata, oggi compie gli anni. E ora penso alla Super Combi di domani”. “Sapevo che in Super G Giacomo va più forte che in Discesa libera – ha spiegato Andrea Ravelli – oggi, rispetto a ieri, è sceso con il giusto mood. Io gli ho detto solo di godersela e di sciare all’altezza dello sciatore che è. La medaglia l’abbiamo costruita nel percorso centrale e nel muro, dove ha recuperato parecchio. Nel piano finale ha lasciato qualcosa ma la pista è così e siamo noi che dobbiamo adattarci”.
“Abbiamo rotto il ghiaccio, con Giacomo che ha confermato il suo ottimo stato di forma. Vorrei anche sottolineare il buon quarto posto di Renè De Silvestro. Un po’ di rammarico, invece, per la quinta posizione di Giuseppe Romele nel nordico”. Così il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli dopo la prima medaglia azzurra alle Paralimpiadi conquistata da Giacomo Bertagnolli nello sci alpino. “Il movimento paralimpico nel nostro Paese è esploso, lo abbiamo visto ai Giochi di Tokyo. Per quanto riguarda gli sport invernali è un momento di grande vitalità. Da parte nostra vogliamo innescare un meccanismo virtuoso e avvicinare il maggior numero di ragazze e ragazzi alla pratica sportiva, ispirare nuove generazioni di atleti”.