“La Fiorentina è una squadra forte, che sta facendo una stagione importante. E’ una delle squadre più imprevedibili del campionato, è a pochi punti dalla zona Champions e può stupire ancora”. Il tecnico del Verona, Igor Tudor, si prepara così alla sfida contro i viola in programma domenica. “Noi siamo carichi e concentrati sui noi stessi e sulla bellezza di andare a giocare a Firenze, in uno stadio che trasmette passione, contro un avversario forte. Rispetto alla gara di andata penso che il Verona abbia fatto ulteriori passi in avanti, anche se mi piacerebbe ripetere la prestazione dello scorso dicembre, nella quale abbiamo concesso pochissime occasioni ai nostri avversari”.
“Il Verona ha dimostrato che può giocarsela con tutti – aggiunge l’allenatore – . Il mio pensiero è rivolto esclusivamente al campo, che dirà davvero dove avremo meritato di arrivare, alla fine. Mi piace che ci siano ancora tante squadre forti da affrontare, perché per noi è uno stimolo ulteriore”.
“Non vedo alcuna ragione per cambiare atteggiamento, dobbiamo essere gli stessi che sono arrivati a 40 punti e, se possibile, migliorare ancora – ha detto Tudor – . I giocatori sono prima di tutto atleti e ogni atleta fin da bambino ha come obiettivo la vittoria: vogliamo chiudere bene la stagione”.
Su Barak: “Sta migliorando ma ha riportato una forte contusione all’anca domenica e ancora non sappiamo se lo avremo a disposizione”.
Sugli infortunati: “Cancellieri domani si allenerà con la squadra, Praszelik non è ancora pronto al rientro, Veloso è da valutare fino all’ultimo. Coppola già contro l’Empoli in Coppa Italia si era messo in luce e anche domenica ha mostrato le sue qualità, che sono anche mentali e caratteriali, oltre che tecniche. E’ un ragazzo molto interessante, che deve proseguire su questa strada, che è quella giusta. Lasagna? E’ un giocatore forte, con un tiro e una velocità fuori dal comune. E’ un lusso avere un giocatore così, sia da titolare che come inserimento a gara in corso”.
“Il mio futuro è oggi, perché adesso è prioritario finire nel miglior modo possibile questo campionato – conclude – . Io a Verona lavoro bene, ho una squadra costruita con intelligenza e un presidente e un direttore sportivo molto bravi. Se uno sta bene in un posto, come me adesso, è propenso a rimanere. Queste però sono considerazioni che faremo più avanti, non a campionato in corso, perché manca ancora una fetta importante di stagione prima di avere tutti gli elementi per valutare ed essere valutati compiutamente. Il discorso vale per me, per i giocatori, per tutti, come accade in qualsiasi contesto professionale”.