Serie A

Udinese-Sampdoria, Cioffi: “Mi aspetto voglia di rivalsa dopo Bergamo”

Gabriele Cioffi
Gabriele Cioffi - Foto Antonio Fraioli

Gabriele Cioffi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Sampdoria, sfida valida per la ventottesima giornata della Serie A 2021/2022. L’incontro è previsto domani (sabato 5 marzo) alle ore 15:00 presso la Dacia Arena. Questa l’analisi del tecnico friulano: “Dalla gara contro il Milan usciamo con tante risposte in più. Fino agli ultimi minuti i ragazzi mi hanno dato la sensazione di potere e volere vincere la partita. Questa è stata una emozione percepita da molti, se non da tutti. Mi è piaciuta la gestione degli ultimi due minuti, memori dello scivolone in casa”. Sugli avversari: “Nessuna partita va sbagliata e ai ragazzi non ho chiesto niente di diverso da quello che ho chiesto fino ad oggi. Il messaggio che ci stiamo passando nella quotidianità è il riconfermarsi quotidianamente e andare a cercare risposte nel lavoro quotidiano. Mi aspetto una squadra che ha voglia di rivalsa dopo la gara di Bergamo. Ha eseguito due grandi prestazioni contro Sassuolo ed Empoli. Mi aspetto una Sampdoria che ha preso la piena identità del suo allenatore, mi aspetto la Sampdoria di Giampaolo”.

Sulla settimana di lavoro ed il recupero di Nuytinck: “La settimana di lavoro è andata molto bene. Durante la settimana cerchiamo sempre di consolidare quello che stiamo facendo o migliorare il migliorabile. Bram è un giocatore importantissimo che considero un titolare indipendentemente che giochi, entri o stia in panchina. Lo stiamo recuperando, non è ancora al pieno ma lui ci vuole essere e non vediamo l’ora di rivederlo in campo con noi”. Sui tifosi: “Vedere gli stadi pieni è bellissimo, ci dà gioia ed energia. Vedere la Dacia Arena piena ce lo darà ancora di più, il loro entusiasmo è un incentivo per noi. É vero che giochiamo per noi stessi e per i nostri obiettivi, sia individuali che di squadra, ma giochiamo anche per tifosi. La loro gratificazione è quello che rende speciale il calcio. Noi dovremmo essere bravi a trasformare il loro calore in energia, solidità, coraggio e gioco per renderli fieri di noi”. Sulla guerra in Ucraina: “Qua si gioca e in Ucraina si spara, quindi qualsiasi risposta diventa banale e retorica. La mia opinione è che la maggior parte delle guerre sono guerre di pochi. Purtroppo le persone si trovano a sparare per obiettivi o fini che non sono loro. Va dato un grande supporto al popolo ucraino che sta subendo questa follia”.

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