Sci Alpino

Sci alpino, Cdm, Paris il più veloce nella seconda prova di discesa a Kvitfjell: “Domani gara non facile”

Dominik Paris - Foto Luciano Bisi/ Pentaphoto

Dominik Paris ha fatto segnare il miglior crono nella seconda e ultima prova sulla Olympiabakken di Kvitfjell, in Norvegia,  fissando il tempo di 1’44″70, precedendo il francese Johan Clarey di 0.44 e lo svizzero Niels Hintermann per 0.53. Il padrone di casa Kilde è subito dietro, con la quarta posizione a 0.69, e si rivede lo sloveno Kline fra i migliori, con il quinto tempo a 0.81 dall’azzurro.

Buona prova anche per Matteo Marsaglia, che ha fatto registrare il nono tempo, con 1″15 di svantaggio dal compagno di squadra, così come è positivo il 13º tempo di Mattia Casse a 1″44. Bene anche Guglielmo Bosca con il 22º tempo a 1″70 dal leader. Christof Innerhofer è sceso con prudenza dopo la botta al ginocchio sinistro accusata mercoledì 2 marzo durante il warm-up, che aveva impedito al campione di Gais di disputare la prima prova. Non ha problemi ai legamenti Innerhofer, come hanno evidenziato gli esami, però i postumi della caduta si sono fatti sentire. Emanuele Buzzi ha accusato 3″30 di distacco.

Per venerdì 4 marzo, il programma prevede la prima delle due discese che si disputeranno sulle nevi norvegesi, con partenza prevista per le 11.30. Oltre alle prove degli azzurri, uno dei leitmotiv sarà il testa a testa fra Kilde e Feuz per la vittoria della coppa di specialità. Attualmente guida il norvegese con 445 punti contro i 437 dell’elvetico, ma tutto potrà cambiare già da domani.

Di seguito le parole del 32enne di Merano: “Oggi è andata un po’ meglio. Sono riuscito ad essere abbastanza fluido sul tracciato. Le condizioni della pista sono migliorate, è un po’ più dura e ci sono dei bei passaggi, ma non sembrava molto più veloce. La neve è molto fredda non ti permette di fare troppa velocità. Non sarà facile la gara, perché con condizioni ottimali sono tanti gli atleti che possono fare risultato. proverò a tirare fuori il massimo della velocità e vedremo cosa succede”.

Le parole di Innerhofer: “Non è stato facile. Ho male al ginocchio, ho cercato comunque di attaccare, perché l’attacco è la miglior difesa, e non sarei riuscito a scendere altrimenti. Però facevo davvero fatica perché non riuscivo ad appoggiare bene la gamba sinistra. Ed ora il ginocchio è molto gonfio”.

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