“Come hai avuto questo numero? Come faccio a sapere che sto parlando con un giornalista? Non posso fidarmi di te. Devo esserne sicura”. Comincia così l’intervista di L‘Equipe a Lesia Tsurenko, tennista ucraina numero 127 al mondo, che dopo essere stata eliminata dal torneo di Guadalajara, è rimasta in Messico, perché non può tornare a casa. Trasmette benissimo il clima di terrore che gli ucraini provano in questo momento. “Quando mi sono svegliata giovedì, ho scoperto che avevo ricevuto molti messaggi. Non sapevo cosa stesse succedendo, non capivo. Poi ho visto le notizie. Ero scioccata. Ho chiamato subito la mia famiglia per saperne di più. Mi sento malissimo. Sono molto preoccupata per il mio paese, per la mia famiglia e per i miei amici”.
La situazione in Ucraina è devastante: “Molte persone fuggono dalle grandi città perché si aspettano bombardamenti notturni. Molti si nascondono nella metropolitana. Le autostrade sono affollate, ci sono ingorghi ovunque. Le persone cercano di fuggire, all’interno del paese e spesso fuori. È una sensazione orribile. Lo shock è enorme. Non riesco a smettere di pensarci o smettere di leggere le notizie. Trascorro il mio tempo cercando di inviare messaggi ai miei cari, chiedendo come stanno e cosa hanno in programma di fare. Cerco di aiutare il più possibile, purtroppo sono molto lontana da casa e dalla mia famiglia. Non so quando potrò tornare a casa. Ho paura di non poter più tornare in Ucraina. Vivo lì, a Kiev, non ho mai vissuto in un altro paese. Io amo la mia città”.