Sci Alpino

Fisi contro mamma Brignone: “Non accettabili giudizi da persone estranee”

Federica Brignone - Foto Alessandro Trovati/Pentaphoto

“La federazione italiana sport invernali condanna pesantemente le troppe voci che si susseguono da giorni, con toni molto polemici, attorno agli atleti delle Nazionali. Non sono accettabili giudizi personali rivolti ad atleti da persone estranee alla Federazione, così come sono esecrabili giudizi espressi sull’operato federale, da parte di soggetti che non hanno alcuna cognizione di causa. Così la Fisi prende posizione dopo le polemiche delle scorse settimane scaturite dall’intervento di Maria Rosa Quario, madre di Federica Brignone, che ha attaccato Sofia Goggia mettendo anche in dubbio la gravità dell’infortunio occorso alla campionessa bergamasca.

I fatti sono ancor più gravi, se emergono durante un evento di grande rilevanza come i Giochi Olimpici. Tutto ciò che continua, da giorni, ad essere al centro delle cronache, non porta altro risultato che far crescere la tensione fra atleti e atlete, non permettendo loro di mantenere il massimo della concentrazione verso i rispettivi impegni agonistici e concentrando lo spazio mediatico riservato alle nostre discipline in inutili polemiche che nulla hanno a che fare con lo sport, a scapito invece delle imprese compiute dagli stessi”, si legge ancora nella nota.

La Federazione “intende tutelare l’operato della propria commissione medica”, accusata “in modo estremamente grave, di raccontare falsità in merito allo stato di salute degli atleti che ha in cura. La Commissione Medica federale ha sempre seguito gli atleti con la massima serietà professionale e attenzione, nel rispetto dei dati scientifici e degli esami clinici, assumendosi la responsabilità delle decisioni in merito ai tempi di recupero, a seguito di infortuni, avendo come priorità la salvaguardia dell’incolumità degli atleti stessi“, conclude la Fisi. “Il suo operato, unito al lavoro di tecnici e fisioterapisti, fa di questo settore una eccellenza italiana nel mondo dello sport. Per tale motivo la Federazione diffida chiunque dal mettere in dubbio la correttezza e la professionalità dell’operato della Commissione Medica FISI e sarà pronta a difenderne le ragioni in ogni sede necessaria.

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