La sede di San Pietroburgo come luogo della finale di Champions League del 2022, il prossimo 28 maggio, è a rischio. Ne sono convinti i media inglesi, e la Uefa è in effetti in posizione di attesa, vista l’evoluzione delle ultime ore della crisi Russia-Ucraina. Nella giornata di ieri, martedì 22 febbraio, a Nyon, a quanto apprende l’ANSA, si è tenuto un meeting operativo dei dirigenti delle competizioni. La situazione é “monitorata e seguita da vicino”, ma per una decisione finale il presidente Aleksander Ceferin attende ancora.
Si guarda all’evoluzione della crisi, alle mosse dell’UE, alla decisione della Fifa dopo che la Polonia si è detta contraria a giocare a Mosca lo spareggio mondiale il prossimo 24 marzo. Un cambio di sede è possibile anche all’ultimo, dopo le semifinali, esattamente come è stato l’anno scorso per la sede di Istanbul, sostituita da Oporto a pochi giorni dalla disputa di Chelsea-Manchester City. Il cammino delle squadre inglesi è l’altra variante che ‘consiglia’ all’Uefa di attendere: con due o anche una finalista della Premier League, il cambio di sede sarebbe certo. Anche perchè il governo inglese ha chiesto ai club di boicottare la Champions se la finale si giocherà a San Pietroburgo. “La Uefa sta per togliere la finale alla Russia”, titola The Times. Ma Wembley non è la sede del possibile cambio, vista la concomitanza di altre partite inglesi.