“Le possibilità di salvarsi non sono tantissime ma nemmeno misere, nelle ultime tre gare abbiamo visto una grinta incredibile e rischiato di vincerle. Fioretto? Non abbiamo ancora pensato a qualcosa, ma credo che arriverebbe fino a Berlino”. Queste le parole del numero uno granata Danilo Iervolino intervenuto a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Ma a prescindere dall’esito della stagione, le idee sono chiare: “Ci sono delle cose che possiamo realizzare velocemente come la rivoluzione digitale, l’esperienza immersiva che vorrei far vivere ai tifosi in maniera innovativa, un progetto con technogym per aiutare le performance dei giocatori”, oltre alla questione stadio: “Ci siamo affidati a una consulenza per capire se operare un restyling fruttuoso dell’Arechi o convergere su un nuovo stadio, da qui a 30 giorni capiremo qual è la soluzione che possa darci migliori garanzie”.
Progetti definiti anche sul mondo Serie A: “Ci sono tante cose che non vanno nel calcio: il rapporto con i procuratori cui bisogna dare un freno, l’equilibrio finanziario in cui pochissime squadre riescono a rientrarci. L’appeal sta scendendo soprattutto tra i giovani, dobbiamo riportare le famiglie allo stadio e in sicurezza”, ha sottolineato, prima di toccare l’argomento dell’elezione del nuovo presidente della Serie A. “Il nome di Carlo Bonomi è un identikit perfetto, mi auguro che non sia bruciato e che possiamo convergere tra qualche giorno tutti sulla sua figura. Penso sia autorevole, che abbia un dialogo costante col governo e che possa avere quella managerialità per mettere tutti d’accordo e il distacco per vedere le cose da un altro punto di vista”. E se con Lotito non c’è ancora stato un saluto di persona (“Tutto è stato curato dai trustee e finora ho partecipato solo in videocall”), l’impatto con le assemblee di Lega non è stato dei migliori. “L’approccio è stato un po’ tumultuoso – racconta con un sorriso – l’Assemblea è un po’ disordinata e si rischia di far volare gli stracci: è una riunione di condominio bella tesa”.