I due calciatori attualmente più forti al mondo si troveranno, domani sera al Camp Nou, uno di fronte all’altro nell’attesissimo Clasico tra Barcellona e Real Madrid, in diretta su Fox Sports HD (canale 204 di SKY) alle 20.30. Uno è stato accostato all’ossessione maniacale per la perfezione, al massimo sforzo e al massimo risultato. L’altro ha la nomina dell’extraterrestre, dell’essere alieno e fuori dall’ordinario. Il riferimento potrebbe essere ricondotto a quei due supereroi, Batman vs Superman, che in queste settimane stanno sbancando il botteghino nei cinema di tutto il mondo. Ma in questo caso – non che il paragone sia poi così azzardato – si sta parlando “semplicemente” di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi.
Già soltanto questa sfida nella sfida basterebbe per impreziosire la partita più attesa della Liga, con i due fuoriclasse che rappresentano non soltanto il dualismo che divide i calciofili di tutto il globo, ma anche la filosofia di gioco di Real Madrid e Barcellona, incarnando due stili agli antipodi e due modi diversi di essere e di pensare: potenza fisica, impeto e strapotere fisico contro raffinatezza, genialità ed eleganza. Come se tutto ciò non fosse sufficiente, ci ha pensato l’argentino a gettare ulteriore benzina sul fuoco: Messi ha infatti dichiarato, dall’alto delle sue ventuno reti totali nei Clasicos, – che lo rendono il miglior realizzatore di sempre nella storia della supersfida – che vincerà la partita di domani e siglerà il goal numero 500 della sua carriera. La sfida si fa sempre più avvincente.
Ma il Clasico non è soltanto Ronaldo contro Messi o, per restare in tema, Batman versus Superman. In due corazzate del genere ci sono altri campionissimi pronti a darsi battaglia: un’altra spettacolare sfida a distanza sarà quella tra i due numeri 9 Luis Suarez e Karim Benzema, con all’attivo 67 reti stagionali in due. L’azulgrana, che finora in campionato è sceso in campo 28 volte contro le 21 del madrileno, ha messi a segno 6 reti in più del rivale. Addentrandoci nello specifico del Clasico, all’andata Suarez si è esaltato firmando una doppietta nell’umiliante 4-0 rifilato al Real, mentre Benzema, dal canto suo, ha siglato 7 reti (di cui 2 al Camp Nou) nei suoi 21 scontri totali con il Barcellona. Difficilmente i due si assenteranno nella serata di gala di domani, sono entrambi nati per palcoscenici del genere. Quel numero sulle spalle, in fondo, deve significare qualcosa.
L’altro intrigo della serata è quello tra Neymar da Silva Santos Jùnior da un lato e Gareth Bale dall’altro. Il brasiliano, nell’estate del 2013, era desiderato da tutti e ad ogni costo. Dopo una serie di sorpassi e controsorpassi, il funambolo finiva al Barcellona. Florentino Perez, ferito nell’orgoglio, non perdeva tempo e si fiondava sull’esterno gallese ex Totthenam. Affari conclusi con cifre record, con tanti di quegli zeri da far venire il mal di testa. Anche se attorno ai numeri è tutt’ora presente un alone di mistero. Secondo Football Leaks, Bale è stato il calciatore più pagato nella storia del calcio: i suoi 101 milioni hanno addirittura superato anche quanto sborsato per Cristiano Ronaldo. Il caso Neymar, invece, è ancora in attesa di un epilogo: tra dimissioni, accuse di frode e corruzione, la cifra nota è quella di 83 milioni di euro, che farebbero dell’ex Santos il terzo giocatore più pagato di sempre. La sfida, a suon di milioni, promette scintille.
Una menzione particolare la meritano anche i due allenatori. Campionissimi a parte, il merito di saper gestire lo spogliatoio e dare un gioco corale a grandi individualità non è assolutamente una cosa facile come potrebbe sembrare. Per Zinedine Zidane si tratta di un debutto: è il suo primo Clasico dalla panchina. Luis Enrique invece ha già un’idea del clima infuocato che ci sarà al Camp Nou, avendo già vissuto tre sfide con il Real Madrid seduto – per modo di dire – sulla panchina blaugrana. Ma per i due tecnici la questione va oltre: al momento della stretta di mano, torneranno sicuramente a galla vecchi ricordi. Zizou e Lucho sono passati dai banchi di scuola alla cattedra, dal campo da calcio alla panchina. L’ultima volta che i due si sono incontrati nel Clasico la situazione non è stata di certo delle più tranquille. È la stagione 2002/2003, si gioca a Madrid. Dopo l’ennesimo battibecco in seguito ad uno scontro di gioco scoppia il parapiglia, la situazione degenera ed è tutti contro tutti. Luis Enrique – allora capitano dei blaugrana – si avvicina minaccioso a Zidane, che dopo qualche parola grossa e spintone deciso decide di rifilare allo spagnolo una manata con graffio annesso in pieno volto. I compagni poi li separano, ma l’episodio resterà di fatto impresso nella storia del Clasico. Si spera che domani sera non si andrà oltre la semplice e formale stretta di mano.
In campo dunque ci saranno mille intrecci, fatti di storia, sguardi, momenti ed emozioni. Lo spettacolo non mancherà di certo.