Un po’ appannata, senza Barella, con Bastoni a mezzo servizio, De Vrij in difficoltà, Lautaro che ha perso un po’ di smalto. Ma con la voglia, finalmente, di tornare a far bella figura in Champions, giocandosela a testa alta negli ottavi come non capitava da quasi un decennio. L’Inter è pronta, l’attesa è finita: c’è il Liverpool, e ci sarà da divertirsi. I nerazzurri di qualche settimana fa, poco da dire, non sarebbero probabilmente risultati sfavoriti in partenza, purtroppo non è il momento migliore dei ragazzi di Inzaghi e i Reds invece sembrano aver ingranato una marcia aggiuntiva.
L’Inter non parte comunque battuta, a cominciare dal valore della rosa. Brozovic è un centrocampista eccezionale, Vidal proverà a non far rimpiangere Barella che non ci sarà nemmeno al ritorno. In avanti Lautaro è favorito su Sanchez e deve sbloccarsi dopo il lungo periodo di astinenza dal gol, problema che non riguarda un super Edin Dzeko. Le certezze acquisite durante la stagione non si cancellano certo con un derby perso in modo rocambolesco e il pareggio con il Napoli che ha fatto smarrire la vetta della classifica rimescolando le carte nella lotta scudetto.
La Champions dà motivazioni extra e in una gara singola come quella di San Siro i nerazzurri possono dire la loro anche al cospetto degli inglesi, che fanno dell’intensità e della pressione il loro punto di forza, proprio ciò che ha un po’ messo in difficoltà i nerazzurri tra Bergamo, derby e Napoli. L’obiettivo, a ogni modo, è giocare una partita assennata, non scoprirsi troppo e ricordarsi che si giocherà anche il ritorno tra tre settimane e che quest’anno il gol fuori casa non vale doppio. Crederci, ragionare, non farsi mangiare dal Liverpool: tre compiti difficili ma non impossibili per quest’Inter che ha voglia di tornare a sognare anche in Europa.