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DAY 12 – Slalom maschile, Fontana, Pellegrino-De Fabiani: è un mercoledì tutto da vivere

Arianna Fontana
Arianna Fontana - Foto Fisg

Un mercoledì tutto da vivere. Nella dodicesima giornata delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 l’Italia può far crescere il proprio medagliere che al momento vede due medaglie d’oro, sei d’argento e cinque di bronzo. Raggiungere quota quindici vorrebbe dire far segnare il secondo miglior risultato di sempre, secondo solamente alla trionfale edizione di Lillehammer 1994 quando la delegazione azzurra conquistò ben venti medaglie. Tante le carte che l’Italia si può giocare in questo mercoledì, andiamo a scoprire cosa ci aspetta.

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UNO SLALOM PAZZO, L’ITALIA CI CREDE – Può succedere di tutto. Nel senso letterale del termine. Non c’è un favorito e neanche una rosa di nomi di cinque-sei-sette. Ci sono decine di atleti che possono puntare al podio o addirittura a vincere l’oro olimpico. E l’Italia può inserirsi in questa altalena di emozioni: Alex Vinatzer, Giuliano Razzoli (oro olimpico a Vancouver 2010) e Tommaso Sala se la possono giocare. La prima manche può essere indicativa ma non è detto che nella seconda non si possa ribaltare tutto. La differenza la faranno i centesimi di secondo e chi riuscirà a mettere insieme due buone manche, cosa che in quest’anno si è vista raramente. Prendete i popcorn: ne vedremo delle belle.

FONTANA E STAFFETTA MASCHILE, ULTIME CARTE SHORT TRACK – Si chiude il programma dello short track e l’Italia vuole chiudere alla grande. Nelle ultime due gare l’Italia ha chances di andare a medaglia in entrambe. Nei 1500 metri femminili Arianna Fontana vuole l’ennesima medaglia di una carriera semplicemente leggendaria. Non sarà facile, la distanza impone una tattica più ragionata e le avversarie non mancano ma l’obiettivo principale è superare i quarti di finale e le semifinali che nello short track non sono mai banale. E poi giocarsi una medaglia in finale. Sul ghiaccio anche la staffetta maschile: Pietro Sighel proverà a trascinare gli azzurri, ma non sarà semplice. Corea del Sud, Cina, Canada e Russia le quattro avversarie: ma sognare si può.

DE FABIANI/PELLEGRINO, IL PODIO SI PUO’ FARE – Francesco De Fabiani e Federico Pellegrino si giocheranno la medaglia di bronzo. Nella sprint a squadre maschile gli azzurri partono dietro all’imprendibile duo norvegese formato da Klaebo e Valnes e da quello russo con Bolshunov e Terentev. Gli avversari con cui, sulla carta, la coppia italiana dovrà vedersela sono la Finlandia (che schiera il campione olimpico della 15km Niskanen) e la Francia. Al femminile nessuna chance di podio per Caterina Ganz e Lucia Scardoni che proveranno a dare tutto e vedere a cosa corrisponderà.

ITALCURLING APPESA AD UN FILO – La netta vittoria contro gli Stati Uniti, detentori del titolo olimpico, tiene Retornaz e compagni con un minimo di speranza per il passaggio in semifinale. Gli azzurri però non sono padroni del proprio destino e devono sperare di due vittorie e di una serie di altre combinazioni. Domani mattina, alle 7:05, l’Italia affronterà la Danimarca con un solo imperativo: vincere e poi sperare.

STAFFETTA BIATHLON, SERVE UN MIRACOLO – L’Italia approccia alla staffetta femminile senza particolari velleità. Serve una buona prestazione per finire tra le prime otto nazioni, chiedere di più sarebbe troppo: Lisa Vittozzi, in prima frazione, ha bisogno di ritrovare sicurezza al poligono e di solito in staffetta riesce ad avere meno pressione, probabilmente per il discorso delle tre ricariche a disposizione. Poi c’è Dorothea Wierer, la prima parte di gara l’Italia potrebbe chiuderla tra le primissime. Ma nella seconda parte di gara, rispetto alla concorrenza, le azzurre pagano secondi sugli sci e solidità al poligono: in terza frazione toccherà a Samuela Comola, a chiudere la staffetta ci penserà Federica Sanfilippo. Svezia, Francia, Germania, Norvegia, Bielorussia le favorite.

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