Maria Sakkari ha sfiorato il secondo titolo in carriera, ma ha ceduto il passo ad Anett Kontaveit per 5-7, 7-6(5) 7-5, in occasione della finale del Wta 500 di San Pietroburgo 2022. Dopo San José 2018 e Ostrava 2021, ecco un’altra delusione nel circuito maggiore per la top 10 greca, che non riesce più a sbloccarsi nel circuito maggiore dopo Rabat 2019. Sakkari, semifinalista al Roland Garros e agli Us Open durante la stagione scorsa, ha condotto costantemente il gioco contro una tennista recentemente difficile da contenere sul veloce, ossia l’estone sopra citata. Dopo un parziale in lotta e vinto da una…lottatrice per definizione come Sakkari, secondo set e reazione caratteriale dell’atleta di Tallinn: tie-break potenzialmente risolutivo per l’ellenica, ma Kontaveit orgogliosa e abile ad allungare il match al terzo set. Sul cemento indoor russo, decisive le accelerazioni e la costanza di rendimento da fondo della meno quotata classe ’95.
IL TABELLONE
L’EPILOGO
La greca ha nuovamente agguantato il pallino del gioco tra le proprie mani, proprio nel momento più delicato, non perdendo mai la concentrazione al servizio e portandosi rapidamente sul 5-2 nel terzo set. Estone brava a non arrendersi e a metter pressione all’opponente mantenendo il turno di battuta dell’ottavo game, sforzo tutt’altro che vano; corto-circuito con la prima, infatti, per una Sakkari sempre più nervosa e infine costretta a cedere la battuta: 5-4. Tutto in discussione e Kontaveit sempre più aggressiva, più incisiva, più convinta dei propri mezzi: 5-5 estone e aggancio. Sakkari, dal canto suo, non ha invece mantenuto i nervi saldi, lasciando per strada un altro turno di servizio nel corso dell’undicesimo game, infine letale per l’evoluzione del match. L’estone ha così chiuso le danze nel dodicesimo e decisivo gioco, a 15, contando sulla propria irruenza da fondo e conquistando l’atteso settimo titolo in carriera. Clamoroso sorpasso nel finale per la giocatrice di Tallinn; grave e quasi inspiegabile flop di Sakkari dopo un vantaggio di 3 game nel set decisivo. Kontaveit fantastica a non mollare mai, mentre ellenica rivedibile nella gestione dei momenti importanti.