“‘Niente guerra’ è un qualcosa che tutti auspichiamo, è un messaggio incredibilmente umano”. Il direttore esecutivo del Cio, Christophe Dubi, è intervenuto così nel briefing del Main Media Center di Pechino riguardo al caso di Vladyslav Heraskevych, atleta ucraino dello skeleton che, durante la terza manche della finale olimpica, aveva mostrato un cartello in blu e giallo con su scritto “No War in Ukraine”, “No alla guerra in Ucraina”. “Abbiamo parlato con la squadra e l’atleta interessato che nell’ultima manche non ha più esposto quel cartello. Tutti noi vogliamo la pace, l’ha detto anche il presidente Bach, ma anche gli atleti sono d’accordo che il campo di gara e il podio non sono il luogo dove fare dichiarazioni. Il messaggio è stato compreso e la situazione non si è ripetuta” ha aggiunto Dubi.
Pechino 2022, cartello atleta ucraino. Cio: “Caso già chiuso”
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