Il Chelsea è campione del mondo per club per la prima volta nella sua storia. I Blues hanno vinto la finale dell’edizione 2021 del Mondiale per Club, battendo per 2-1 ai supplementari i brasiliani del Palmeiras. Una vittoria nel complesso meritata quella degli uomini di Tuchel, anche se gli episodi sono stati decisivi quando ormai i calci di rigore sembravano molto più di un’ipotesi.
La cronaca – La partita inizia con ritmi piuttosto frizzanti, con il Chelsea che nei primi minuti sembra poter far male sull’out di sinistra grazie ai cross di Hudson-Odoi che però non trovano mai la deviazione giusta dei compagni. I Blues fanno la partita, ma il Palmeiras riparte con qualità e velocità, sfruttando soprattutto Dudu e Ze Rafael: il primo al 23′ si rende protagonista di una grande giocata, con una serie di finte e il tiro a giro dal limite che termina di poco sopra la traversa. Intorno alla mezz’ora i brasiliani costruiscono due ottime occasioni potenziali in contropiede, ma in entrambe le occasioni manca la precisione dell’ultimo passaggio. Il Chelsea intanto si vede costretto a rinunciare a Mount, fuori al 31′ per problemi fisici e sostituito da Pulisic, il qualche si fa subito vedere con una punizione di poco alta sopra la traversa. Per il resto le emozioni principali arrivano nel recupero, quando Thiago Silva chiama Weverton alla parata in tuffo da oltre 30 metri. Sull’angolo seguente Rudiger non trova la porta di testa e si va così all’intervallo sul risultato di 0-0.
Nella ripresa il Chelsea passa in vantaggio alla prima vera occasione. Al 55′ infatti ecco l’incornata vincente di Romelu Lukaku, a dir poco evanescente fino a quel momento: il belga sfrutta al meglio un altro ottimo cross di Hudson-Odoi e porta avanti i Blues. Passano però pochissimi minuti e al 62′ ecco l’episodio che riequilibra la sfida: Thiago Silva tocca il pallone con la mano su un contrasto aereo, il Var Irrati allerta l’arbitro Beath che dopo una review di pochissimi secondi concede il rigore al Palmeiras. Sul dischetto va Veiga, che spiazza Mendy e firma l’immediato pareggio dei brasiliani. La partita si apre da una parte e dall’altra, con il Chelsea che sfiora il gol con Pulisic e il Palmeiras che prova ancora ad affidarsi a interessanti ripartenze in velocità.
Il naturale epilogo di questo equilibrio porta la finale ai tempi supplementari, dove la stanchezza aumenta e il canovaccio tattico non cambia. Il Chelsea colpisce un palo con una clamorosa carambola ma è tutto fermo per fuorigioco, ma i Blues sembrano chiaramente la squadra meno attratta dall’opzione dei calci di rigore. Il Palmeiras fa sempre più fatica a ripartire, con i cambi che non sembrano dare l’apporto sperato. Al 115′ l’episodio decisivo: mischia in area dei brasiliani, il tiro di Azpilicueta viene murato da Luan Garcia con il braccio. Il Var Irrati allerta nuovamente Beath che non può far altro che assegnare il rigore. Sul dischetto va Kai Havertz, che firma il 2-1 che porta i Blues sul tetto del mondo. Nel finale c’è anche spazio per il rosso allo stesso Garcia, che stende Havertz da dietro: ancora una volta Beath perdona, il Var no.