L’ombra di un altro scandalo molestie sembra stagliarsi sul Team USA, proprio nel bel mezzo delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Dopo il caso della nazionale di ginnastica artistica, con la condanna a 60 anni di carcere del medico Larry Nassar, adesso l’attenzione è rivolta alla squadra di snowboard. A “scoperchiare il vaso di Pandora” è stata in queste ore Callan Chythlook-Sifsof, in gara all’Olimpiade invernale di Vancouver 2010, che con una serie di post su Instagram ha apertamente accusato Peter Foley di aver scattato foto di atlete nude per oltre un decennio. Foley, che è una vera e propria istituzione dello staff tecnico a stelle e strisce, si trova a Pechino per i Giochi: “Non posso guardare altri Giochi Olimpici senza dirlo pubblicamente” ha scritto colei che si dice vittima delle molestie.
A prendere le difese di Foley però sono praticamente tutti i senatori della squadra statunitense, con in testa Lindsey Jacobellis e Nick Baumgartner, veterani di lungo corso e reduci dalla medaglia d’oro nella prova mista che ha visto gli italiani Moioli e Visintin all’argento. “Tutto ciò è sconvolgente, stiamo cercando di concentrarci e questo rovina il clima della squadra – ha affermato Jacobellis, vincitrice anche della gara individuale e alla quinta Olimpiade – Nei miei 20 anni in squadra non posso che parlare molto bene del carattere di Foley.” A farle eco è Baumgartner, alla quarta Olimpiade a 40 anni: “Tutti i momenti belli della mia carriera sono stati proprio accanto a quel gentiluomo, ha fatto così tanto per noi. E’ un piacere e un onore lavorarci assieme.”