Dieci medaglie come quattro anni fa. Pechino 2022 come PyeongChang 2018. Ma con una differenza sostanziale: in Cina mancano ancora nove giorni di gare per cercare di superare ampiamente la quota raggiunta lo scorso quadriennio. L’Italia continua a correre nel medagliere grazie ai bronzi di Dorothea Wierer, sprint biathlon femminile, e Davide Ghiotto, 10000 metri pattinaggio di velocità. Di queste dieci medaglie ben otto provengono da discipline diverse. Medaglie sì, ma anche una grande delusione: dal Super-G femminile l’Italia esce con le ossa rotte. Andiamo a ripercorrere la giornata odierna.
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CHE GARA DI DOROTHEA – Due poligoni perfetti, una gara di cuore, una medaglia di bronzo che apre scenari interessanti anche in vista dell’inseguimento di domenica. Dorothea Wierer è terza al termine di una sprint perfetta: l’azzurra è riuscita a trovare il dieci su dieci al poligono, unica chance per cercare di acchiappare il podio, diventando la prima biathleta italiana a prendere una medaglia individuale ai Giochi Olimpici. Vince, anzi stravince, la norvegese Marte Roeiseland davanti alla svedese Elvira Oeberg. Indietro le altre italiane con Lisa Vittozzi che non riesce a sbloccarsi, commette altri quattro errori a terra e termina ad oltre due minuti dalla vetta. Fuori dalle cinquanta Samuela Comola, un errore, e Federica Sanfilippo, cinque errori al poligono.
GHIOTTO DI BRONZO – I 10000 metri di pattinaggio di velocità maschile si confermano la gara degli azzurri. Dopo il bronzo conquistato da Nicola Tumolero a PyeongChang, quattro anni fa, ci pensa Davide Ghiotto a salire sul podio: il vicentino stampa il nuovo primato nazionale a 12’45″98, lasciando sul ghiaccio 15″24 al marziano svedese Nils Van der Poel, dominatore della prova e autore del primato mondiale in 12’30″74, e appena 1″39 all’olandese Patrick Roest, medaglia d’argento. Una prova solida, concentrata, senza sbavature che è valsa una medaglia. Con il batticuore. Sì, perché c’era da seguire l’ultima batteria: “Osservare la serie conclusiva seduto sulla panchina è stata un’agonia. Quando ho visto che il canadese ha fatto un gesto al suo allenatore per comunicare che non ne aveva più, ho capito che era fatta e e ci ho creduto veramente”. Credici Davide, il bronzo è tuo.
DELUSIONE SUPER-G – Inutile girarci intorno: la delusione c’è ed è tanta, tantissima. La squadra italiana, che al cancelletto di partenza vantava la numero uno e la numero due delle classifiche mondiali, non si è neanche avvicinata alla zona medaglie. Frutto anche di una pista che prediligeva caratteristiche di scorrimento e scivolamento, soprattutto nella parte finale del tracciato, che sia Federica Brignone che Elena Curtoni non hanno nel bagaglio. Proprio per questo pare ancor più inconcepibile la scelta di non far gareggiare una come Delago che su questi circuiti può esaltarsi. In ogni caso il bottino dallo sci alpino rimane fermo ad una medaglia, l’argento conquistato da Brignone nello slalom gigante. Troppo poco. Insufficiente.
CHE PECCATO, ARIANNA – Giornata frenetica nello short track. Sfuma la medaglia per Arianna Fontana nei 1000 metri a causa di una caduta in finale, che però non ha pregiudicato il risultato finale dell’azzurra visto che sarebbe stata squalificata ugualmente per aver ostacolato e cambiato corsia una sua avversaria. Un vero peccato perché, a due giri dalla fine, Arianna era in piena lotta per le medaglie. Ottimo Pietro Sighel che conquista la qualificazione ai quarti finale dei 500 metri maschili mentre la staffetta maschile centra la finale a cinque.
GLI ALTRI RISULTATI – Seconda sconfitta di fila per quel che riguarda il torneo maschile di curling: l’Italia si è dovuta arrendere alla Svezia, favorita per la vittoria finale, con il netto punteggio di 9-2 già dopo end. Da domani inizia il vero torneo del team Retornaz che ha già affrontato le due squadre più temibili e adesso deve trovare la prima vittoria per sbloccarsi. Niente da fare nello skeleton: Valentina Margaglio delude le attese ed è sedicesima dopo le prime due batterie, al maschile Amadeo Bagnis è undicesimo mentre Mattia Gaspari conclude la sua gara al quattordicesimo posto. In finale Giovanni Bresadola che ha staccato il pass dal trampolino HS140, salto con gli sci. Il 21enne di Ossana è giunto in trentacinquesima posizione, totalizzando un punteggio di 97.0.