Coppa Italia

Atalanta-Fiorentina, Italiano: “Ikoné ha bisogno di tempo. La posta in gioco è altissima”

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano - Foto Antonio Fraioli

Alla vigilia del match tra Atalanta e Fiorentina di Coppa Italia, il tecnico viola, Vincenzo Italiano, ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole: “Sarà una gara importante, tutti ci tengono a passare il turno. Arriviamo da una brutta sconfitta, ora ci sarà una gara importante e vogliamo fare una bella figura. L’Atalanta è davvero forte, dobbiamo fare una grande partita: la posta in palio è alta. Ikoné? Un giocatore italiano magari ci può mettere meno ad ambientarsi rispetto ad uno che viene dall’estero, ma Ikonè è un talento e un investimento da parte della società, sono contento di averlo a disposizione. La cosa certa è era abituato a giocare in un modo diverso. È una questione di meccanismi, di lavorare con o senza palla rispetto a come era abituato. Stiamo cercando di inserirlo. A Napoli, con gli spazi aperti, si è espresso bene. Deve solamente cambiare il suo modo di pensare, ma questo è accaduto per tutti già a Moena, serve adattamento con i compagni. Stiamo parlando di un ragazzo di grandi qualità che si sposa con il nostro modo di pensare. Platini ci mise 5 mesi, lui deve metterci un po’ meno. Dopo Torino abbiamo reagito bene, non ti aspetti certe partite. La gara con la Lazio è stata molto diversa, siamo stati molto ingenui ma la partita è stata in equilibrio, anche se la Lazio ha vinto con merito. Abbiamo dimostrato in passato di saper reagire, nessuna sconfitta ha lasciato strascichi importanti”.

E ancora: “Chi è il rigorista della Fiorentina? Abbiamo 2-3 tiratori, chi se la sente batte. Non voglio vedere scenate, ne abbiamo già parlato. Non dobbiamo oltrepassare alcuni limiti e alcune regole che abbiamo in squadra. Momento delicato? Non sono preoccupato, siamo oltre i nostri programmi. Siamo alla pari con le romane, stiamo battagliando con loro e siamo felici. Io sono carico e concentrato per domani, è una gara che dà l’accesso a una semifinale di una competizione importante. Ci sono dei momenti di alti e bassi che possono capitare. Noi abbiamo un programma di costruzione e cambiamento. Dobbiamo migliorare, certo, ma non sono preoccupato. Sono carico e pronto per la gara di domani, come i ragazzi. Cabral e Piatek? Per Cabral abbiamo dovuto accelerare i tempi, deve lavorare ma in quel momento avevamo bisogno di buttarlo dentro nell’immediato. Nel primo tempo si è mosso in maniera discreta, ha avuto una grande occasione ed ha lavorato senza palla come vogliamo. Piatek sta bene, non è al 100%. Tutti i nuovi si stanno impegnando al meglio per dare subito il loro contributo alla squadra”.

Sulla Coppa Italia: “Ognuno ha la propria opinione. Adesso non ci sono più le squadre di serie C, sarebbe bello un sorteggio integrale fin dalla prima giornata. Mi piacerebbe vedere questa formula, ma per adesso ci dobbiamo adeguare. Noi siamo stati bravi ad arrivare fin qui, adesso affrontiamo una delle squadre più forti d’Italia. Difesa? Nelle ultime partite eravamo riusciti a non subire gol. Nell’ultima partita abbiamo peccato di attenzione, dovevamo essere più svegli. Non abbiamo subito tantissimi gol, siamo nella media. Ci sono delle gare in cui se più fortunato, altre prendi un gol ad ogni tiro. Siamo la prima squadra in Italia a concedere meno tiri in porta, dobbiamo stare molto attenti in quelle poche volte che concediamo e limitare al massimo gli avversari. Pochi tiri, troppi gol subiti: dobbiamo stare attenti. Questa squadra sta lottando con due squadre superiori ai viola come Roma e Lazio. Personalmente siamo in linea con i nostri programmi, siamo felicissimi di essere in quella zona di classifica. Non dobbiamo perdere l’entusiasmo, noi vogliamo crescere e giocarcela con tutti. Noi l’entusiasmo non l’abbiamo perso, se qualcuno l’ha perso cercheremo di riconquistarlo. Mi dispiace, perché prima della gara con la Lazio sentivo parlare di “squadra rivelazione”, se la partita con la Lazio ha cambiato qualcosa proveremo a riportare tutti dalla nostra parte”.

Finale su Vlahovic e Castrovilli: “L’idea è quella di non stravolgere le nostre certezze, si può fare a gara in corso, ma in questo momento non c’è la necessità di stravolgere il nostro credo. Perché noi approcciamo sempre bene la gara ed è successo poche volte di subire l’avversario. Poi ovviamente devo sfruttare tutte le armi che ho a disposizione. In questo momento continuiamo così, continuando a perfezionare i nostri meccanismi. Castrovilli? Gaetano sta bene, a centrocampo ci sono tanti giocatori bravi come lui. Da parte sua mi aspetto molto di più: può fare gol, assist, può essere determinante e spaccare le partite. Ci sta di partire dalla panchina o dall’inizio, se si convince che può fare la differenza, può farlo. A centrocampo c’è spazio per tutti: gli allenamenti e le prestazioni contano”.

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