Giovanni Trapattoni, ex ct azzurro e commentatore tecnico per RaiSport, torna a parlare dell’amichevole persa dalla Nazionale di Conte a Monaco di Baviera: “La batosta che abbiamo preso dalla Germania può farci bene, non si può sempre vincere. L’Italia mi sembrava avesse preso l’amichevole contro i tedeschi in maniera molto tranquilla, mentre la Germania l’ha giocata con grande agonismo e tattica. Abbiamo avuto determinazione e caparbietà non adeguate, ma ci può stare. La prossima partita metteremo in campo un’attenzione diversa“.
Ed ha poi aggiunto: “Dopo una sconfitta non va certo distrutta la struttura su cui Conte ha costruito le sue basi e credo faccia bene a dare sempre fiducia agli stessi giocatori, così che abbiano voglia di riscattarsi. Magari prenderà in considerazione le condizioni dei calciatori, poiché la serie A è molto stressante, ma i convocati immagino saranno sempre più o meno gli stessi. E la rosa non credo sia da stravolgere: criticare va bene, ma sono solidale con le scelte di Conte e sul gruppo che ha messo assieme“.
Rispetto al fatto che la Nazionale avrà bisogno di una nuova guida tecnica dopo l’Europeo, ha dichiarato: “Ho visto che Lippi e Cannavaro si sono proposti, e lascio fare… ma se Tavecchio mi chiamasse ne sarei lieto, perché penso di avere una grande esperienza e senza presunzione mi sento lucido e pronto di riflessi“.
Infine, l’ex allenatore dell’Italia ha voluto tornare sull’espressione particolarmente criticata, sfuggitagli in telecronaca durante l’amichevole: “Un momento di emotività tale da scatenare quell’espressione. E spuntano subito i professori di italiano, qualcuno mi ha anche detto che dovrei interrompere il mio rapporto contrattuale con la Rai. Credo che l’esperienza sotto l’aspetto tecnico abbia un certo valore. Poi ricordo sempre la frase ‘Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna agli insegnanti…’“.