”Partiamo con il dire che dipende anche dalla telecamera che inquadra il contatto. Alcune volte sembra più evidente, altre meno. A dire il vero, nessuno dell’Inter protesta in campo, neanche Sanchez. Molto probabilmente la verità non ce l’ha nessuno. In questo caso io mi sarei comportato come Guida“. Così l‘ex arbitro Tiziano Pieri analizza a notizie.com gli episodi più chiacchierati delle partite del fine settimana. In particolare, l’ex direttore di gara, come ha spiegato a “90° minuto” si è soffermato su quanto successo nel derby di Milano e all’Olimpico. “Giroud interviene sul pallone, lo porta via e poi c’è uno scontro di gioco – ha spiegato Pieri -. Dal campo molto probabilmente non lo avverti perché sono semplicemente due calciatori che si contendono il pallone. Non c’entra niente con l’episodio dell’Olimpico con Abraham che calpesta Vazquez“.
”Nell’azione del gol, Vazquez anticipa Abraham e il calciatore della Roma gli calpesta il piede. Poi la palla finisce a Zaniolo – prosegue Pieri – e pochi secondi dopo c’è la rete. Ora bisogna capire: perché in una situazione come quella del derby non interviene il Var? Perché quella è una situazione di gioco, quella di Abraham è uno ”step on foot”, è oggettivo che sia una situazione fallosa. Proprio questo episodio la Roma lo aveva vissuto lo scorso anno nella partita contro il Milan. In quella circostanza si è vista assegnare un calcio di rigore contro per un pestone di Fazio ai danni di Calabria“.
“Ogni episodio non è fine a se stesso – sottolinea l’ex fischietto -, ce li dobbiamo ricordare gli episodi del passato. Sono dei fatti oggettivi, poi gli arbitri possono sbagliare, ma non devono rispondere a Mourinho. Fa bene l’Aia a non rispondere a Mourinho? Parla con il regolamento“. In chiusura, Pieri ha commentato proprio le proteste di Mourinho in conferenza stampa, che ha parlato di sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti delle big. ”Ricordiamoci che era Roma-Genoa, che cosa intendeva Mourinho? Che l’arbitro è stato condizionato perché il campo c’era il Genoa? Ma non è una grande squadra. Quando allenava l’Inter gli è successo di rimanere in nove” ha aggiunto Pieri, che sul rosso dato a Zaniolo dice: “Non possiamo giustificare un calciatore che usa quei termini“.