L’onda lunga delle Olimpiadi di Tokyo è arrivata anche a Pechino. Estate o inverno che sia non fa alcuna differenza: la spedizione azzurra continua a macinare record. In questa terza giornata ricca di emozioni sono arrivate altre due medaglie: lo splendido oro di Arianna Fontana nei 500 metri short track e la medaglia d’argento di Federica Brignone nello slalom gigante di sci alpino. Il bottino parla di cinque medaglie in tre giorni (1 oro, 3 argenti, 1 bronzo): nella storia dei Giochi olimpici invernali si tratta del migliore inizio di sempre. E c’è di più: sicuramente ne arriverà una sesta nella giornata di domani vista la storica finale raggiunta nel doppio misto di curling con Stefania Constantini e Amos Mosaner.
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ARIANNA, UN 10 LEGGENDARIO – Dieci medaglie vinte ai Giochi Olimpici, atleta più vincente di sempre nello short track, eguagliata Stefania Belmondo come atleta italiana più vincente di sempre nelle edizioni invernali. Qualcosa di unico: come quel sorpasso al penultimo giro della cinquecento metri odierna che ha fatto sobbalzare dalla sedia tutta l’Italia. Un oro straordinario condito dall’urlo, dalle lacrime e dalle emozioni di chi ha scritto l’ennesima pagina di storia indelebile. E non è ancora finita: dopo l’argento nella staffetta mista e l’oro odierno, Arianna Fontana ha ancora altre tre gare. Semplicemente leggenda.
IL CURLING ENTRA NELLA STORIA – Cosa avete fatto? Stefania Constantini e Amos Mosaner hanno riscritto la storia della disciplina, centrando la prima finale della storia del curling italiano e vincendo la prima medaglia tricolore. Una semifinale, quella vinta contro la Svezia, dominata e giocata in maniera splendida: quattro sono state le mano rubate di fila nella parte centrale dell’incontro che hanno minato tutte le certezze degli svedesi. Tattica, precisione, unità di intenti e poi le lacrime finali: i bei visi di Stefania ed Amos stanno diventando un fedele compagno di migliaia di italiani che si stanno appassionando a questo sport. E domani, alle 13:05, c’è la Norvegia per l’oro: dieci partite, dieci vittorie sin qui per gli azzurri. Non c’è bisogno di aggiungere altro.
FEDERICA, CHE ARGENTO – Quando la svedese Sara Hector ha tagliato il traguardo davanti di neanche tre decimi, Federica Brignone ha avuto una impercettibile smorfia, perché a quell’oro olimpico ci aveva creduto. Ma poi è emersa la consapevolezza di una grandissima medaglia d’argento in una specialità nella quale, in questa stagione di Coppa del Mondo, la valdostana non era riuscita a salire sul podio. Una gara emozionante e ricca di colpi di scena con l’uscita di Mikaela Shiffrin, ma Federica è rimasta sempre concentrata ed ha portato a casa due manches di grandissima qualità. Purtroppo la gioia della Brignone fa da contraltare alla cocente delusione di Marta Bassino, uscita dopo solamente tre porte in una gara che poteva regalarle qualcosa di speciale.
PARIS SOLO SESTO – “Ce l’ho messa tutta, ma non è bastato”. Dominik Paris al traguardo della discesa libera maschile è deluso e amareggiato per il suo sesto posto, risultato che ovviamente non può andargli bene visto che il podio era l’obiettivo dichiarato. Chiude quindicesimo Matteo Marsaglia mentre Christof Innerhofer è uscito fuori pista non riuscendo a concludere la sua prova. A trionfare lo svizzero Beat Feuz, scoppiato in lacrime al termine della gara per un oro che corona la sua magnifica carriera. Domani tutti in pista per il Super-G: l’ultima chance per l’Italjet al maschile di cogliere una medaglia.
DELUSIONE BIATHLON – Delusione, come quella arrivata dall’individuale femminile di biathlon, probabilmente la carta più importante nel mazzo di Dorothea Wierer per provare a vincere una medaglia in questi Giochi. Gara condotta bene, ma a mancare è stata la precisione nelle due sessioni di tiro in piedi: tre errori, troppi, per poter competere per i primissimi posti ed un diciottesimo posto che non può far felice nessuno. Attardate le altre italiane, malissimo Lisa Vittozzi che ha commesso, nuovamente, cinque errori nella prima sessione di tiro a terra denotando una condizione psicologica davvero precaria.
GLI ALTRI RISULTATI – Nelle altre gare di giornata da sottolineare il grandissimo quinto posto di Emiliano Lauzi nella finale dello snowboard, specialità slopestyle, ad un passo da quello che sarebbe stato un podio storico. Nello slittino, singolo femminile, si sono disputate le prime due run con Verena Hofer che sale in ottava piazza Andrea Voetter si avvicina alle prime dieci chiudendo 12esima mentre Nina Zoeggeler è 16esima. Infine nella 1500 metri di pattinaggio di velocità femminile Francesca Lollobrigida non è riuscita a ripetersi, anche se nella specialità a lei meno congeniale: la romana ha tagliato il traguardo al sesto posto.