I Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022 sono ufficialmente iniziati. Lo ha dichiarato il presidente del CIO Thomas Bach dopo il classico discorso tra sfilata delle Nazioni e accensione del Braciere Olimpico.“Si apre una nuova era per gli sport invernali”, esordisce così il 68enne presidente del Comitato Olimpico Internazionale, che poi prosegue: “La Cina, grazie alla sua ambizione, diventa un Paese di sport invernali e se possiamo scrivere questo nuovo capitolo della storia sportiva è grazie a questa gente che ci ha accolto calorosamente”.
Bach, molto più lungo del solito, parla per circa 10′ nei quali ricorda che il mondo è stato fortemente rinnovato dalla pandemia da Covid-19. Nel suo discorso c’è spazio anche per il ringraziamento ai volontari e agli organizzatori dei Giochi: “I vostri occhi sorridenti ci riscaldano il cuore. La nostra gratitudine più profonda perchè sfortunatamente la pandemia è ancora una realtà ma avete reso possibili questi Giochi e lo avete fatto in modo sicuro”.
Molto emozionato il presidente che ha un pensiero anche per gli atleti, il cuore pulsante di ogni edizione dei Giochi: Prima un pensiero per gli assenti che: “A causa della pandemia non possono realizzare il loro sogno olimpico” e poi per i presenti, ai quali va anche l’invito di dimostrare il vero valore dei Giochi: “È arrivato il momento che avete aspettato e abbiamo aspettato a lungo, il vostro sogno olimpico diventa realtà. Sta a voi dimostrare come il mondo potrebbe essere se rispettassimo tutti le stesse regole e ci rispettassimo a vicenda. Sta a voi dimostrare che si può essere feroci avversari ma allo stesso tempo vivere in pace e nel rispetto. È questa la missione dei Giochi, costruire ponti e mai muri, unire l’umanità nella sua diversità”. Ha chiuso, con una chiosa rapida, ma fondamentale, rinnovando l’appello a osservare la tregua olimpica: “Date una possibilità alla pace”.
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TUTTI GLI ITALIANI IN GARA, GIORNO PER GIORNO
C’erano tanti dubbi su chi potesse essere l’ultimo tedoforo e alla fine, il Comitato organizzatore ha spiazzato tutti. Gli ultimi sei tedofori hanno rappresentato 6 diverse decadi, partendo dal primo, nato negli anni ’50 fino ai nati negli anni 2000. Sono proprio due di questi, gli accensori del braciere olimpico. Due ragazzi nati negli anni 2000, Dinigeer Yilamujiang e Zhao Jiawen, una femmina e un maschio, rispettivamente sci di fondo e combinata nordica gli sport che rappresentano. L’accensione è stata più un appoggio della torcia nel braciere, il fiocco di neve con tutti i nomi delle Nazioni partecipanti ai Giochi, che si è innalzato e campeggia al centro dello stadio Olimpico. Fuochi d’artificio e Giochi Olimpici invernali ufficialmente aperti.
La cerimonia in sé è stata molto elegante e sobria, oltre ad essere, naturalmente, molto emozionante. I 91 Paesi che hanno sfilato non hanno avuto tutti gli atleti presenti, anche per via di alcuni sport che si stanno attualmente svolgendo. La delegazione italiana è presente con 118 atleti in 14 discipline è guidata dalla snowboarder Michela Moioli. La prima portabandiera sarebbe dovuta essere Sofia Goggia, ma un infortunio ha ritardato la sua partenza. La sciatrice sarà la portabandiera nella cerimonia di chiusura del 20 febbraio. L’amica e conterranea non ci ha pensato due volte a mandare un messaggio di pronta guarigione: “Mando un grande abbraccio a Sofia che son certa che arriverà qui e darà il meglio di sé come tutti noi. Ti aspettiamo Sofy! Adesso finalmente i Giochi possono iniziare”.
Italia, unica Nazione insieme all’Austria a portare più di 100 atleti senza però essere presente nell’hockey su ghiaccio. Non hanno sfilato tutti e 118 gli atleti, ma circa 50 azzurri in rappresentanza di curling, pattinaggio di figura, sci alpino, short track, skeleton, snowboard e speed skating, e 6 officials, guidati dal capo missione e segretario generale del Coni, Carlo Mornati. Ogni atleta ha sfilato indossando una mantella tricolore, sovrapposta alla classica divisa da podio, disegnata da Giorgio Armani come omaggio alla bandiera. L’Italia è stata la penultima Nazione a sfilare, prima della Cina padrona di casa, visto che sarà la nazione che organizzerà, con Milano Cortina 2026, i prossimi Giochi Olimpici Invernali.