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Pechino 2022 prima prova discesa maschile, Innerhofer: “La pista mi piace, bisogna dare il massimo”

Christof Innerhofer - Foto Gabriele Facciotti/Pentaphoto

“E’ una pista che mi piace. Bisogna sempre essere in movimento e spingere una curva dopo l’altra, sono pochi i punti scorrevoli. Mi sono trovato bene”. Sensazioni positive per Christof Innerhofer dopo la prima prova cronometrata della discesa libera alle Olimpiadi di Pechino 2022, chiusa al terzo posto. “Non ho pensato a quello che voglio fare, ma a quello che ho sbagliato in passato, soprattutto nell’ultima Olimpiade. Il mio obiettivo è fare meglio – aggiunge l’azzurro -. Il vento qui c’è sempre, bisogna avere fortuna, prendere magari la folata giusta ma più di tanto non ci possiamo fare molto, se non trovare le linee giuste e sciare veloce. Non c’è un vero punto dove fare la differenza, ma andare solamente al massimo delle proprie possibilità”.

“Non è un tracciato facilissimo perchè ci sono tante porte nascoste, sicuramente devo migliorare in certi tratti della pista – ha invece dichiarato Dominik Paris, oggi solo 27esimo – . Mi aspettavo un pendio diverso, la sensazione è che vai veloce, ma alla fine le onde non ti aiutano a fare salti molto lunghi. Sicuramente c’è da trovare il feeling giusto per tagliare le linee, guadagnare tempo e prendere velocità. Il vento sarò senz’altro un fattore, qui vincerà chi avrà tanto pelo perchè è una neve aggressiva. Aspettiamo di capire quanto si lucida e poi bisognerà avere fortuna”.

“Finalmente abbiamo fatto conoscenza con questa pista che fino ad ora non eravamo mai riusciti a vedere in modo serio – le parole di Matteo Marsaglia, 21esimo nella prima prova cronometrata – . Sicuramente è divertente, ci sono un po’ di porte cieche che ci creavano qualche dubbio, oggi abbiamo preso le misure. Io ad esempio ho fatto qualche metro di troppo, soprattutto nella parte alta. La neve di questa pista è un po’particolare perchè difficile da trovare in molte parti, la definirei simile alla neve americana, anche se meno aggressiva. Per noi non è nemmeno male, soprattutto per me e Innerhofer. Il problema è dato dal vento: al di là del fatto che può falsare il cronometro, toglie anche quei 4/5 km di velocità che protrebbero regalare un pizzico di spettacolo ulteriore”.

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