Yang Yang ricorda agli atleti che sono responsabili di ciò che dicono nelle conferenze stampa e nelle interviste delle Olimpiadi di Pechino 2022. La pattinatrice cinese, presidente della Commissione atleti di Pechino 2022, ha citato la regola 50 della Carta del Cio, che limita la libertà di espressione sul campo di gioco e durante le cerimonie di premiazione. La due volte campionessa olimpica ha però sottolineato l’importanza di condividere le proprie opinioni. “La Regola 50 della Carta del Cio – ha detto Yang – parla molto chiaramente della libertà di parola per gli atleti, sul tipo di espressioni che possono fare, a che ora e durante quali eventi. Gli atleti sono modelli per il mondo e c’è molta attenzione su di loro“.
“I Giochi olimpici sono un’occasione speciale – ha aggiunto Yang -. È il momento per noi di dimostrare al mondo che le persone hanno delle differenze, ma possiamo stare insieme e possiamo mostrare al mondo attraverso le nostre azioni che, stando insieme, possiamo superare molte difficoltà e ottenere progressi significativi per l’umanità“. Vanno però seguite delle regole: “Alla cerimonia delle medaglie gli atleti non possono esprimere le proprie opinioni, ma nelle conferenze stampa o nelle interviste sono liberi di farlo. Ma gli atleti devono essere responsabili di quello che dicono” ha precisato Yang. Le parole dell’ex pattinatrice cinese, che è anche vicepresidente dell’Agenzia mondiale antidoping, arrivano a quelli di poche settimane fa del vicedirettore generale di Pechino 2022, Yang Shu. Quest’ultimo aveva infatti avvertito gli atleti che le violazioni di condotta potrebbero essere punite in caso di commenti “contro lo spirito olimpico, in particolare contro le leggi e i regolamenti cinesi“.