Vincere così può anche essere meglio di farlo dominando. L’Inter schiacciasassi di dicembre si è trasformata in una squadra più contenuta ma altrettanto vincente: al di là del pareggio contro l’Atalanta, con la Juventus al 120′, con l’Empoli ai supplementari e grazie a un gol in extremis, così come al ritorno in campionato contro il Venezia dove Edin Dzeko piazza la zampata risolutrice in pieno recupero. La giocata del campione, visto che il bosniaco era apparso appannato, come un po’ tutti i compagni. La stanchezza si era fatta sentire e i lagunari non stavano rubando niente: dopo il vantaggio di Henry al quale aveva risposto Barella, sembrava tutto avviato verso un pareggio. Ma con la voglia di vincerla a tutti i costi e tanta pressione nel finale ci sono altri tre punti fondamentali per la corsa scudetto.
Un primo tempo complicato per i nerazzurri, che faticano a contenere la fisicità di Henry, abile a tenere su tanti palloni. Un po’ sotto ritmo la squadra di Inzaghi e viene punita dallo stesso attaccante francese, che incorna bene sotto la traversa non lasciando scampo ad Handanovic. La stanchezza di mercoledì in Coppa Italia si fa sentire e lo testimoniano anche i cartellini gialli, due in un minuto, per falli fuori tempo di Bastoni e Barella. Il centrocampista, però, è anche l’autore del gol che pareggia i conti: suo il tap-in dopo la paratissima di Lezzerini, proteste arbitrali ma vane perché l’eventuale fallo di uno Dzeko ancora non esaltante avviene in un’azione ormai conclusa con quella nuova che era ripartita. I nerazzurri trovano l’1-1, ma non ingranano le marce alte e i lagunari non hanno difficoltà a gestire il punteggio. Nella ripresa si gioca a una sola porta, ma fino al 90′ niente da fare per la squadra di Inzaghi: qualche malumore per i cambi, con Barella e Lautaro che non la prendono benissimo, quindi Brozovic – diffidato, avrebbe saltato il Milan – che viene graziato dall’arbitro e tolto dal suo tecnico. E alla fine, tanta pressione offensiva, ma fa solo il solletico ai lagunari che si difendono con ordine e devono capitolare soltanto in pieno recupero. Ci pensa Edin Dzeko, deludente per tutto il corso del match ma perfetto di testa sul gran cross di Dumfries. Il campione che gioca male ma sa piazzare la zampata giusta in extremis. E allora, si va alla sosta con la capolista che resta tale e che spera di allungare sul Milan.