Camila Giorgi ha ceduto il passo Ashleigh Barty in occasione del terzo turno degli Australian Open 2022, con il punteggio di 6-2, 6-3 evidentemente favorevole all’atleta aussie. Sfida emozionante in quel di Melbourne, ricco di colpi spettacolari da ambedue le parti. La giocatrice numero 1 al mondo ha condotto il primo parziale senza troppi problemi, mettendo in pratica un doppio break risultato decisivo per l’evoluzione della situazione primordiale; Giorgi sin troppo frenetica da fondocampo, mentre Barty paziente e risoluta, difficilmente fuori giri e affermatasi serenamente. Secondo set sulla falsariga del primo, con la numero 1 del mondo mai realmente in difficoltà e maceratese invece sin troppo sotto pressione e spesso in errore con la seconda o in uscita dal servizio. Barty agevolmente agli ottavi di finale del torneo Slam casalingo, con una tra Naomi Osaka e Amanda Anisimova ad attenderla per un posto ai quarti.
MONTEPREMI QUALIFICAZIONI
L’INIZIO
Primo set iniziato nel peggiore dei modi da Giorgi, sin troppo frenetica nella gestione degli scambi e costantemente alla spasmodica ricerca del vincente; Barty serena e ordinata tatticamente: innanzitutto un turno di battuta senza concedere troppo, poi un break anche grazie a due doppi falli sanguinosi dell’avversaria: 2-0. Australiana spietata con la prima in campo e acuta dal punto di vista puramente tattico, repentinamente sul 3-0 con un game a 0 eloquente. Giorgi, però, man mano ha tentato di rientrare nel parziale inanellando accelerazioni strepitose e buone scelte dal centro del campo; game dopo game, l’azzurra ha ottenuto sempre più fiducia, osando con accortezza e vincendo i primi game.
Sulla situazione di 4-2 aussie, l’azzurra è riuscita a creare le condizioni per attuare un potenzialmente prezioso contro-break; 0-40 considerando vincenti da fondocampo in serie a ritmo incredibile. Una prima, due prime, tre prime vincenti e Barty ad annullare le chance italiane. Dopo un’altra palla per strappare il servizio all’australiana, Giorgi ha ceduto il passo alla numero una, letteralmente incontrastabile con la prima: 5-2. Ottavo game deficitario per l’italiana, limitata meravigliosamente dall’astuta Barty, quest’ultima sempre ostica con variazioni continue: troppi errori della giocatrice nostrana e 6-2 aussie inevitabile.
L’EPILOGO
Secondo set partito positivamente per Giorgi, soprattutto se confrontato con il precedente frangente; azzurra convinta dei propri mezzi e spregiudicata in uscita dal servizio, peraltro più continua con la seconda. Due game consecutivi a 0, al servizio, per l’azzurra, con Barty in difficoltà sul lato del rovescio, sebbene sempre diligente nei turni di battuta: 2-2 e sostanziale equilibrio.
La maceratese ha provato a far fuoriuscire la propria personalità in ricezione, seppur la leader della classifica Wta non sia stata da meno e abbia continuato a martellare straordinariamente tra prime ace e prime incontenibili: rapido 3-2. Sesto game spartiacque, con Barty avanti immediatamente 0-30, anche grazie a un nastro fortunato che le ha consegnato un punto diretto; Giorgi nervosa e caduta in un doppio fallo per lo 0-40, con l’australiana a pungere ulteriormente da fondocampo e accompagnare l’avversaria sino all’errore di rovescio: 4-2. Finale di match a senso unico, con Barty mai doma al servizio, devastante; 6-3 autoritario della numero 1 al mondo e Giorgi delusa dalla propria resa.