Rafael Nadal è riuscito ad avere la meglio su Emil Ruusuvuori per 6-4, 7-5, ottenendo l’accesso in finale all’Atp 250 di Melbourne 2022. Ritorno in campo aureo per l’atteso maiorchino, superiore a Ricardas Berankis all’esordio e successivamente beneficiario del forfait di Tallon Griekspoor ai quarti di finale. Il giovane finlandese, dopo aver sconfitto in serie Sebastian Baez, Jordan Thompson e Alex Molcan, non ha potuto nulla contro il campione spagnolo; seppur particolarmente offensivo e tutt’altro che intimorito dall’aver di fronte un’icona tennistica, Ruusuvuori non è riuscito a trovare le contromisure adeguate per contrastare l’avversario. Nel dettaglio, Ruusuvuori troppo impreciso tecnicamente nei momenti importanti e Nadal, invece, caratterizzato dal solito istinto del campione vero: prima fiuta la situazione, poi punge e vince. Il tennista di Manacor sfiderà Maxime Cressy in finale, fautore dell’eliminazione di Grigor Dimitrov.
L’INIZIO
Primo set iniziato con alcune difficoltà di troppo per Nadal, rispetto alle attese; game primordiale immediatamente in salita e due palle break per Ruusuvuori, propositivo e coraggioso, salvate con il servizio dal maiorchino. Personalità e applicazione di Nadal, mai domo anche in situazioni critiche e abile a uscire da una trappola complessa districare: 1-0. Secondo game e Nadal pungente in risposta sino allo 0-30, ma degli errori di valutazione iberici e il dritto super Ruusuvuori hanno ristabilito l’equilibrio sull’1-1. Passando il tempo, ritmo sempre più alto ed entrambi i giocatori concentrati nel far male all’avversario, garantendo tennis offensivo e intrattenimento agli spettatori; da segnalare la resa straordinaria del finlandese con la prima, tale da aprirgli varchi in uscita dal servizio sino al 3-3. La battuta ha però abbandonato il giovane nordico proprio nel momento clou, il decimo gioco; dopo un 40-30 quantomeno rassicurante, break nadaliano tra gravi leggerezze in manovra e doppi falli del finlandese: Ruusuvuori causa sui e 6-4 spagnolo.
L’EPILOGO
Secondo set partito seguendo i medesimi binari del parziale precedente; Ruusuvuori sempre senza paura e Nadal in gestione, seppur in certi frangenti tutt’altro che agevole. Dopo i primi 4 game sostanzialmente rapidi e indolore, quinto game potenzialmente rappresentativo per una svolta finlandese. Gravi errori di Nadal con il dritto, inusuali, e palla break per Ruusuvuori, ottenuta da quest’ultimo con un passante di dritto stretto e letale. Chance di break annullata meravigliosamente da Nadal, semplicemente fenomenale nel disegnare una palla corta perfetta e imprendibile per l’avversario; pochi istanti dopo, troppa confusione del nordico e game iberico: 3-2. Medesima situazione, ma diametralmente opposta per protagonisti: Ruusuvuori in grave difficoltà al servizio e palla break nadaliana. Sforzi di Nadal vanificati dal pragmatismo del finlandese, abile ad aggrapparsi alla propria prima di servizio sino al 3-3. Momenti di confusione tra il nono e il decimo game, con break e contro-break repentini, condizionati da molteplici errori da ambedue le parti sino al 5-5. Strappo decisivo di Nadal al termine del dodicesimo e finale game, con una leggerezza del finlandese a caratterizzarlo: 7-5.