Sia preoccupazione, che fiducia e ottimismo. È questo ciò che traspare dalle parole del responsabile del CIO per le Olimpiadi invernali di Pechino 2022, Christophe Dubi, rilasciate all’emittente svizzera RTS, il quale ha rassicurato di aver ricevuto ampie garanzie dal governo cinese in vista dell’inizio della competizione. Ecco le sue parole: “Da Pechino ci hanno ribadito fino a venerdì scorso che i preparativi vanno avanti, sono molto fiduciosi: hanno allestito una bolla estremamente all’avanguardia che permette di proteggere al suo interno tutti coloro che vi si trovano. Gli atleti non avranno alcun contatto col mondo esterno e saranno sottoposti ogni giorno a test Pcr. La Cina ha scelto di non convivere col Covid-19 ma di debellarlo: rispetto a Tokyo, resteremo nella bolla per tutta la durata dei Giochi. La mia principale preoccupazione è l’aumento del numero di casi tra gli atleti. Ovviamente non ci piace perdere qualche settimana prima delle Olimpiadi chi ne ha fatto il suo obiettivo per molti mesi. È soprattutto per loro che organizziamo questo incredibile evento. Bisogna accettare che i Giochi possano essere usati come cassa di risonanza ma il ruolo del CIO è molto chiaro ed è stabilito dalla carta olimpica. Se temo il boicottaggio anche da parte di qualche atleta? Non credo che un atleta possa decidere da sè di non andare a un grande evento come questo. Se qualcuno vuole esprimere le proprie convinzioni, lo può fare in conferenza stampa o sui social, che in alcuni casi sono anche molto più importanti dei media tradizionali: ci sono atleti che oggi hanno 100 milioni di follower”.
Pechino 2022, Cio: “Aumento dei casi di Covid preoccupa, ma la Cina è fiduciosa”
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