Silvio Baldini è il nuovo allenatore del Palermo. La società rosanero ha infatti deciso di sollevare dall’incarico di tecnico Giacomo Filippi per scegliere proprio l’allenatore autore della promozione della squadra in Serie A tanti anni fa. Il neo tecnico, accompagnato da Renzo Castagnini, è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa. Ecco le sue parole:
“Io mi avvicino alle 800 presenze tra i professionisti, per cui direi che un po’ di partite le ho fatte e le ho viste. L’importante è che i calciatori capiscano che si possa migliorare con il lavoro. Qualora non fosse così, bisognerebbe individuare i perché. Poi ci sono anche le cessioni per i giocatori che riesci a convincere con il tuo lavoro e che non sono evidentemente fatti per stare nel Palermo. Io sono convinto che questa rosa sia competitiva e che possa andare molto in alto, ma ciò dipenderà dal contesto. Palermo è una città importante. Devi essere un professionista come se fossi in Serie A. Se riesci ad inculcare ai calciatori questo sogno, con esito finale positivo, sono convinto che avremmo delle belle sorprese. Non so come sono cambiato in 18 anni, bisognerebbe chiederlo a mia moglie (ride n.d.r.). Posso dirti che nella testa mi sento ancora un ragazzo, sempre uguale. Gli anni certamente passano e pesano, anche perché non riesco a fare quello che facevo prima. Lo spirito è sempre lo stesso, per cui se nasci rotondo muori rotondo. I tempi e gli anni che hai ti portano a riflettere un po’ di più. Mi conosco e so che i miei difetti dipendono non tanto da me ma dal contesto. Mi hanno sempre fatto arrabbiare le persone che cambiano atteggiamento in base agli eventi. È una cosa che non sopporto perché qui si parla di ipocrisia”.