Elia Viviani reagisce da campione a un momento negativo in termini di risultati e fiducia, portando a casa la seconda tappa della Tre Giorni di La Panne, Zottegem-Koksijde di 211 chilometri. Il veneto del Team Sky ha scherzato in volata un certo Marcel Kittel, tra i velocisti più forti del mondo, andando a cogliere una vittoria di prestigio, la seconda in stagione dopo quella nella 2ª frazione del Dubai Tour. L’azzurro si è incollato alla ruota del forte tedesco della Etixx-QuickStep, che è stato pilotato dalla sua squadra nelle concitate fasi finali: Fabio Sabatini è stato l’ultimo uomo del treno blu, poi Marcel Kittel ha aperto il gas alla sua maniera. Sembrava già scritto il successo del tedesco, ma nessuno aveva fatto i conti con Elia Viviani, uscito dalla sagoma del corridore di Arnstadt negli ultimi 100 metri. Giusto in tempo per beffare il rivale e sfogare in un urlo liberatorio tutta la propria rabbia per gli obiettivi sfumati nelle ultime settimane. Su tutti il Mondiale su pista di Londra, dove nella sua specialità, l’Omnium, è stato scippato sul più bello di una medaglia che aveva tenuto virtualmente al collo dall’inizio delle gare.
“I mie compagni sono stati fantastici nell’aiutarmi a prendere la ruota di Kittel all’ultima curva – ha detto un raggiante Elia Viviani al termine della tappa – Sapevo che il vento era in faccia e sarebbe stato difficile fare una volata lunga: per questo ho aspettato gli ultimi 100 metri per provare a superarlo. Ci voleva questa vittoria, anche perché non era un momento facile per me, soprattutto dopo i Mondiali su pista. Ora mi sto preparando al meglio per essere al top al Giro d’Italia”.
Il norvegese della Katusha Alexander Kristoff, terzo oggi dopo il successo nella tappa inaugurale di ieri, resta leader della corsa con 5 secondi di vantaggio su Alexey Lutsenko e 10 su Lieuwe Westra, entrambi del Team Astana. Domani la giornata conclusiva a De Panne presenta due semitappe: in mattinata la prima, 111 chilometri con finale adatto ai velocisti. Nel pomeriggio il prologo di 14 chilometri, probabilmente decisivo per modellare la classifica generale.