La Juventus ora corre. Non gioca bene, questo è vero, ma quel che contano sono i punti e contro un derelitto Cagliari viene a capo di una partita che stava diventando davvero scorbutica. Il 2-0 dello Stadium è il miglior modo per chiudere un anno per nulla esaltante, tra la scorsa e questa stagione, ma è un risultato che soltanto parzialmente può descrivere quanto positiva sia la serata dei bianconeri. Non tanto per quel che succede a Torino, ma per il risultato che matura a Genova, dove l’altra squadra disastrata e disastrosa del campionato, anch’essa rossoblu, il Genoa, ferma un’Atalanta che di colpo frena ancora dopo il ko contro la Roma. Uno 0-0 totalmente inaspettato rispetto alle previsioni della vigilia, tra una squadra che subisce tantissimo e l’altra che segna gol a iosa e tocca i 100 nell’anno solare. Un pari della Dea che porta ad appena quattro i punti di distacco tra i nerazzurri, quarti, e i bianconeri che per il momento sono quinti da soli, ma che potrebbero essere presto raggiunti da Fiorentina e Roma. A quel punto sarebbe gran bagarre per la zona Champions, e domani Milan e Napoli hanno la grande opportunità di scappare via.
Tornando alla Vecchia Signora, non è stata una partita esaltante ma dimostra ancora una volta come un problema come quello difensivo, davvero inaspettato se si pensa alle precedenti gestioni di Allegri in cui si subiva pochissimo. E si è tornato a subire pochissimo, visto che nelle ultime otto partite ci sono stati ben sei clean sheets e due soli gol subiti che sono costati però ben 5 punti persi. Nel complesso, a ogni modo, sei vittorie in questo lasso di tempo hanno fatto sì che la grande rimonta passasse da sogno proibito a solida realtà: bisogna continuare così e sperare in qualche altro passo falso di chi sta davanti. A questo proposito, la sensazione è che l’eliminazione dalla Champions sia stata per i ragazzi di Gasperini una brutta botta a livello psicologico. E per riscattarsi bisognerà aspettare il 2022.